ROMA, vini de La Pizzuta del Principe (KR) apprezzati alla verticale dalla Fondazione Italiana Sommelier

Ad ogni sorso, un sorso di mediterraneo, della passione per la terra che fu degli antichi greci e che rivive nella tradizione di una azienda vitivinicola che ha riscoperto i vitigni autoctoni del territorio. E’ stato un successo per La Pizzuta del Principe, azienda di Strongoli (Kr), alla verticale promossa dalla Fondazione Italiana Sommelier a Roma –  Bibenda presso l’Hotel Rome Cavalieri.La mini verticale ha suscitato forte curiosità ed interesse verso l’azienda. I tanti partecipanti hanno potuto apprezzare la qualità dei vini de La Pizzuta del Principe.Due le etichette rappresentative dell’ampia produzione di bianchi, rossi e rosati de La Pizzuta del Principe, proposti nella mini verticale: Molarella, una bianca della varietà Pecorello in purezza,  interprete assoluto delle sfumature salmastre evocate dal particolare micro-clima in cui nascono e crescono i suoi frutti; e Jacca Ventu che nasce dal vitigno Gaglioppo, un vino intenso, asciutto e corposo dal colore rosso rubino. La degustazione ha riguardato le annate :MOLARELLA 2009, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016 JACCAVENTU 2010, 2011, 2012, 2014, 2015 .Molarella e Jacca Ventu sono due etichette pluripremiate ai concorsi enologici nazionali ed internazionali. La degustazione è stata condotta da Daniela Scrobogna, docente della Fondazione Italiana Sommelier insieme Albino Bianchi e sua moglie Clara Ranieri, proprietari dell’azienda, l’enologo de La Pizzuta del Principe Lino Carparelli. E se dentro un bicchiere di vino di qualità ci sono sempre grandi storie e belle persone, i vini de La Pizzuta del Principe non fanno eccezione e raccontano una storia di tradizione familiare iniziata ai primi del ‘900. Oggi l’azienda produce 9 diverse etichette tra bianchi, rossi e rosati prediligendo i vitigni autoctoni calabresi come il Pecorello, il Magliocco canino, il Greco Nero, il Gaglioppo ed il Greco Bianco. Lo scorso anno La Pizzuta del Principe ha ampliato i propri vitigni di ulteriori 5 ettari, raggiungendo una produzione di 80.000 bottiglie.

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