Lazzaro (RC), continua l’emergenza sanitaria e ambientale. Un paese abbandonato

Nonostante le reiterate richieste di intervento della scrivente associazione non sono stati rimossi gli inconvenienti igienico sanitari segnalati che minacciano la salute pubblica e creano insopportabili disagi alla popolazione di Lazzaro. Da un grosso pozzetto fognario, verosimilmente riconducibile ad una vasca di raccolta delle acque fognarie, maldestramente realizzato nell’alveo fluviale in destra orografica del Torrente San Vincenzo di Lazzaro, privo da “illo tempore” di copertura, poco distante dalle abitazioni di Sant’Elia, da diverso tempo fuoriescono dalla struttura muraria copiosi liquami fognari accompagnati da reflui che appestano l’aria e rendono la vita difficile soprattutto agli insediamenti urbani sorti nelle vicinanze del Torrente. La struttura fognaria non può rimanere all’interno dell’alveo fluviale e va spostata, le acque fognarie, nei periodi invernali, si mescolano con le acque torrentizie e finiscono a mare, mentre nel periodo estivo quando il letto del torrente è asciutto i liquami fognari privi di alcun genere di depurazione vengono assorbiti dal terreno con conseguenti potenziali danni alla falda acquifera. Lato sx sempre in alveo fluviale insiste un “supermecato” di rifiuti pericolosi e non. Tutto il torrente San Vincenzo è interessato da rifiuti interrati che sono emersi a seguito di dissesti e da discariche, tra le quali passa una tubazione volante.  Sulla strada in terra battuta che dal torrente Saetta conduce al torrente San Vincenzo di Lazzaro, a circa 30 metri dalla stazione di pompaggio insiste un pozzetto fognario dal diametro di circa 60 cm e profondo circa 2,00 metri, privo di copertura, verosimilmente mai esistita, che convoglia le acque fognarie dalle pompe di sollevamento di San Vincenzo al depuratore dell’Oliveto. Intorno al pozzetto oggi parzialmente nascosto dalle sterpaglie, vi è una pallet in legno, tra l’altro bruciata probabilmente posta a copertura del pozzetto. Tale stato di fatto rappresenta una condizione di potenziale pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, dal pozzetto si sprigionano insopportabili esalazioni odorigine di natura fognaria, in alcuni momenti del giorno percepibili a notevole distanza. La grave situazione igienico sanitaria e di pericolo sarebbero a conoscenza delle articolazioni comunali. Si sollecita anche la messa in sicurezza dei due pozzetti fognari posti alla destra idrografica del torrente Oliveto sotto il ponte ferroviario e stradale. Le esalazioni che si sprigionano da detto pozzetto fognario sono state percepite in sede di sopralluogo congiunto, eseguito dalla Polizia provinciale insieme con il personale dell’ARPACAL – Servizio telematico Acque- di Reggio Calabria durante un sopralluogo del 26 luglio 2016. Resta da evidenziare che sulla soletta della stazione di pompaggio delle acque reflue dell’Oliveto, posta incomprensibilmente nell’alveo fluviale in sx orografica, sono state gettate delle colate di cemento che hanno coperto i rifiuti da qualche tempo ivi depositati, nulla si è fatto, i rifiuti sono aumentati e con l’arrivo delle giornate di caldo i disagi per i cittadini e i potenziali pericoli per la salute pubblica sono aumentati. E’ stata nuovamente sollecitata agli Enti competenti l’immediata e definitiva eliminazione delle criticità.

Vincenzo CREA

Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”

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