Cavalese (Tn), rapine: smantellata banda violenta specializzata in furti

Nella giornata di ieri, 15 giugno 2017, circa 50 militari delle Compagnie Carabinieri di  Cavalese (TN), Trento e Borgo Valsugana, sono stati impegnati fin dalle prime ore del mattino nell’esecuzione di 6 provvedimenti cautelari  (4 in carcere e 2 agli arresti domiciliari), emessi con ordinanza  dal GIP del Tribunale di Trento che ha pienamente condiviso quanto richiesto dalla DDA di Trento, (P.M. Dr. Davide Ognibene) in relazione alle risultanze investigative dei carabinieri di Cavalese e di Trento, nonché nell’esecuzione di alcune perquisizioni con obiettivi dislocati in Trento, Borgo Valsugana e Milano. L’investigazione ha permesso di smantellare un’associazione a delinquere, composta da una 10na di giovani, in prevalenza provenienti dalla città di Trento,  ritenuta responsabile, tra il mese di settembre 2016 ed il mese di febbraio 2017, di ben 6 rapine, 16 furti in abitazione ed attività ricettive e/o commerciali e di 5 tentati furti, perpetrati nella città di Trento e provincia. L’indagine convenzionalmente denominata “Arancia Meccanica” per le condotte violenti ed aggressive poste in essere da alcuni dei componenti dell’associazione criminale, nasce dagli accertamenti esperiti a seguito di un raid predatorio in danno di private abitazioni avvenuto nella notte tra l’8 ed il 9 settembre 2016 nel comune di Cembra-Lisignago, ove furono consumati due furti e ne fu tentato un terzo.  Dalle prime indagini fu immortalato dalle videocamere un gruppo di 4 malviventi che nella circostanza, partito da Trento si era diretto nella valle di Cembra proprio per compiere un’ampia azione delittuosa verso più obiettivi. Infatti in quell’occasione, furono trafugati denaro, un motociclo tipo “Quad” ed una motosega di medio valore. Da qui si è sviluppata poi il resto delle attività d’investigazione, consistite nell’esame delle immagini di videosorveglianza e nelle analisi dei tabulati telefonici nonché dai rapporti info-investigativo tenuti con l’Aliquota Operativa CC di Trento e la Squadra Mobile della Polizia di Trento, veniva individuato un primo gruppo di giovani che si era reso già responsabile di gravi fatti delittuosi commessi in Trento, fra i quali rapine perpetrate nel mese di ottobre e novembre 2016 ed alcuni furti in danno di esercizi commerciali di Trento compiuti fra il novembre e dicembre 2016, eventi che avevano creato all’epoca notevole allarme sociale in Trento. Le successive attività tecniche di intercettazione telefonica, delegate all’Aliquota Operativa di Cavalese dal P.M. Dott. Davide Ognibene ed i relativi servizi di riscontro svolti sul territorio in collaborazione con i militari del N.O.R. di Trento, permettevano di individuare ulteriori soggetti facenti parte dell’associazione criminale, che venivano pertanto colpiti dalle presenti misure cautelari. Il modus operandi utilizzato dagli associati della consorteria criminale era sempre lo stesso: dopo aver individuato l’obiettivo da colpire, veniva impiegata la forza e la spregiudicatezza dei sodali più determinati; gli esecutori materiali dopo aver asportato soprattutto denaro contante, telefoni e computer, monili in oro e argento e orologi di valore, si dileguano utilizzando i veicoli rubati e le autovetture degli indagati.  Inoltre in alcune azioni delittuose, specie nei vari raid predatori verso esercizi commerciali, hanno usato particolare violenza verso le cose per raggiungere il proprio scopo. Nel corso delle perquisizioni eseguite a carico di tutti gli indagati, sono stati sequestrati svariati telefoni cellulari, la somma di euro 400 in denaro contante, alcuni capi di abbigliamento di dubbia provenienza, oggetti preziosi di dubbia provenienza nonché documenti materiale cartaceo di interesse investigativo.Le indagini, hanno consentito inoltre di recuperare, già nel corso dell’attività investigativa, alcuni telefoni cellulari, provento di furti e rapine compiute dal sodalizio criminale in Trento.
fonte  —  Comando Provinciale di Trento – Cavalese (TN), 16/06/2017 09:54 –  carabinieri.it

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