Washington: diffusi per errore i profili di 200 milioni di americani, altro che violazione dei dati elettorali

Washington 07:57 – Privacy? Dati riservati? Idee personali? Ebbene sembra che negli Usa ormai sia diventata un’utopia poter tenere per se stessi le proprie idee. Come nel “Grande Fratello”, così riporta una velina Ansa.it, e’ la diffusione accidentale on line dei dati personali e delle opinioni politiche di quasi 200 milioni di cittadini Usa (il 62% dell’intera popolazione americana) da parte di una società di marketing ingaggiata dal comitato nazionale repubblicano, la Deep Root Analyitcs. Secondo la BBC è la più grande violazione dei dati elettorali mai successa fino ad oggi. Oltre ai dati personali (data di nascita, indirizzo, numeri di telefono) ci sono anche appartenenze religiose, pregiudizi etnici e politici, prese di posizione su argomenti controversi come il controllo delle armi, l’aborto, le cellule staminali. Tutte informazioni raccolte da varie fonti, dai social network ai comitati di raccolta fondi per il partito repubblicano. Una copia dei dati e’ stata scoperta la scorsa settimana da Christ Vickery, un analista di rischi cibernetici, ed e’ ancora disponibile per chiunque abbia un link al server di Amazon cloud. Alex Lundry, fondatore di Deep Root Analytics, ha assicurato che “Ci prendiamo la piena responsabilità della situazione. In base alle nostre informazioni, non crediamo di essere stati hackerati ”, assicurando che sono state prese tutte le misure per prevenire ulteriori accessi. La cosa agghiacciante è che i nomi dei files e gli elenchi indicano che i dati dovevano essere usati da influenti organizzazioni politiche repubblicane: l’idea era di creare un profilo per ogni elettore usando dati disponibili.

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About the Author: Carlo Viscardi