La Camera approva risoluzione per il supporto dell’ azione di contrasto all’immigrazione clandestina

Via libera della Camera alla missione di supporto alla Guardia costiera libica per il contrasto dell’immigrazione clandestina. Alla Camera la risoluzione è passata  con 328 voti favorevoli, 113 contrari e 22 astenuti . Al Senato la risoluzione di maggioranza era stata approvata con 191 sì, 47 no e nessun astenuto. L’aspetto organizzativo  della missione navale è stato illustrato martedì dalla ministra della Difesa, Roberta Pinotti e da quello degli Esteri, Angelino Alfano, alle commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato. L’intervento italiano, hanno ricordato i ministri, è stato chiesto con una lettera del 23 giugno scorso dal premier Fayez al Sarraj ed è volto ad assicurare «sostegno  tecnico e operativo alle unità navali libiche mediante attività congiunte e coordinate ».Una nave logistica , un pattugliatore italiano, supporterà la Guardia costiera libica, operando in accordo con le autorità di Tripoli, al fine di salvare vite, aiutare a prevenire il flusso  incessante di migranti e arginare la tratta di esseri umani gestita da scafisti e trafficanti senza scrupoli . La missione prevede che sarà la guardia costiera libica a effettuare salvataggi e riportare i soccorsi sulla terraferma in Libia. La nave italiana sarà presente esclusivamente  per espletare funzioni di supporto e controllo. Sulla terraferma l’Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) si occuperanno di allestire campi profughi nel rispetto dei diritti umani e visto che né il regno di re Idris né la Giamahiria del colonnello Gheddafi hanno mai firmato le convenzioni di Ginevra del 1951 sul diritto di asilo e sul trattamento dei rifugiati, in questi centri di raccolta potrebbero essere avviate le procedure per la richiesta di asilo, ed eventualmente essere organizzati  rimpatri.  I militari impegnati potranno usare la forza solo se attaccati «in modo limitato, graduale e proporzionale».  «Non si profila  alcuna lesione alla sovranità libica  perché la missione nasce «in un clima di assoluta fiducia reciproca» e «tutte le attività saranno svolte sulla base delle esigenze manifestate dalle autorità locali».La squadra navale scelta  per portare avanti le operazioni di sostegno è   fra quelle schierate nell’operazione Mare Sicuro, attiva nel Mediterraneo al di fuori delle acque libiche. Dal 12 marzo 2015, è  infatti operativo  un dispositivo aeronavale con il compito di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale. Da un punto di vista prettamente politico  , l’Italia,  consegue un importante successo in politica estera rafforzando il proprio ruolo nel processo di stabilizzazione del Mediterraneo confermandosi un Paese europeo geograficamente situato nel Mediterraneo e non solo  un Paese mediterraneo dell’Europa.

M.S

 

 

 

 

 

 

 

 

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