Gucci sceglie di non utilizzare pellicce animali per i suoi capi

Gucci rimette le pellicce nell’armadio, annunciando che a partire dalla collezione Primavera-Estate 2018  nelle sue collezioni non saranno mai più presenti pellicce di visone, volpe, zibellino,  Astrakhan, coniglio, opossum , così come di molti altri animali appositamente allevati o catturati. La svolta “fur free” della maison fiorentina  è il risultato di un rapporto di lunga durata con due associazioni che da anni lottano per l’addio alle pellicce animali: l’italiana Lav e la statunitense Hsus. Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci, a margine di un convegno sulla sostenibilità del sistema moda a Londra ha dichiarato: “Essere socialmente responsabili è uno dei valori fondamentali di Gucci e continueremo a cercare di fare di più per l’ambiente e gli animali. Con l’aiuto di HSUS e LAV, Gucci è entusiasta di compiere questo ulteriore passo e spera che possa contribuire a ispirare l’innovazione e diffondere consapevolezza, cambiando l’industria della moda del lusso in meglio.” Simone Pavesi, responsabile LAV – Area Moda Animal Free, ha dichiarato: “La decisione di Gucci cambierà radicalmente il futuro della moda. Il rispetto degli animali è sempre più radicato nei valori delle persone e i grandi nomi della moda stanno gradualmente attuando politiche di responsabilità sociale in questa direzione. Mentre la moda diventa sempre più etica, le catene di approvvigionamento che ruotano intorno agli animali saranno una cosa del passato.” PJ Smith, senior manager Politiche della moda per HSUS, ha dichiarato: “Con questo annuncio, Gucci contribuirà a cambiare il modo in cui l’industria della moda del lusso considera gli animali. C’è un crescente segmento di nuovi consumatori etici che si preoccupano dell’innovazione e della responsabilità sociale e non vogliono avere niente a che fare con i prodotti obsoleti e crudeli come la pelliccia. Gucci lo ha capito e senz’altro beneficerà di un maggiore consenso.” Joh Vinding, presidente dalla Fur Free Alliance, coalizione internazionale che si occupa di proteggere 40 specie di animali uccisi proprio per il proprio manto peloso ha dichiarato: “Da decenni gli animali dell’industria della pelliccia sono stati sottoposti ad una intensa crudeltà, vivendo tutta la loro vita in gabbie miserabili e sporche. La nuova policy fur free di Gucci segna un cambio di rotta per l’intera industria della moda di lusso. Gucci sta prendendo una posizione audace per gli animali, mostrando al mondo che il futuro della moda è senza pellicce”.

 

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