Saranno il Duomo o l’Eremo le piazze col nome della Madre? al momento prevale la Basilica

Si è tenuta questo pomeriggio in una sala della Basilica dell’Eremo di Reggio Calabria la conferenza stampa indetta per tentare di avere delle risposte in relazione all’esternazione del Sindaco Giuseppe Falcomatà relativa al cambio del nome di Piazza Duomo. Quest’ultima, nelle previsioni del Primo Cittadino potrebbe venire intitolata alla Madonna della Consolazione. Questa ventilata ipotesi ha subito comportato una “sommossa” tra i fedeli della Basilica dell’Eremo i quali invece vogliono che sia il piazzale della loro chiesa a portare il nome della Madre. Sono intervenuti al tavolo moderato da Antonella Postorino:  il prof. Franco Arillotta, il prof. Giuseppe Cantarella Presidente della Commissione Toponomastica di Reggio Calabria, l’avvocato Ernesto Siclari e il rappresentante del Comitato di cittadini pro Eremo e San Giovannello, Ilario De Marco. Le spiegazioni sono state approfondite sia storicamente che culturalmente e dalla discussione è emerso che i numerosi intervenuti erano sicuramente in disaccordo con con l’accostamento del nome della Madonna a Piazza Duomo. Certo è mancato il contraddittorio ma non perché non previsto bensì inquanto i diretti interessati non sono voluti intervenire in prima persona nel pacifico dibattito. Un momento di confronto che sicuramente avrebbe aiutato nella scelta anche i diretti interessati, come fa sapere Cantarella: ” si è ancora nella fase iniziale dell’iter toponomastico previsto per cui saranno attentamente valutate tutte le motivazioni delle parti in causa per effettuare una scelta quanto più aggregativa possibile”. Il professor Arillotta, che è intervenuto appena dopo l’introduzione di De Marco (basata sulla valenza storico-socio-culturale dell’Eremo, della Processione, della Vara e del Quadro) ha proposto che il nome della Madonna sia “usato” per Basilica e ha anche rispolverato per l’occasione, il nome originario quindi Piazza della “Madonna Consolatrice”. Idea che ha ricevuto l’apprezzamento indiscusso della sala. Infine Siclari ha sviscerato l’aspetto burocratico della vicenda, ed ha auspicato una soluzione che tenga conto il più possibile della volontà dei reggini. La conferenza si è conclusa con una serie di domande  poste dal focoso pubblico intervenuto in sala. Un ringraziamento particolare è stato infine attribuito dalla moderatrice Antonella Postorino, che ha anche introdotto l’importante concentto sempre trascurato a Reggio del turismo religioso, ai Frati Cappuccini che hanno aperto le porte della loro Casa dimostrandosi disponibili al dialogo per il bene della comunità. Un atteggiamento che non tutto il clero cittadino è stato in grado di  avere in questo frangente della vicenda.

 

FmP

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