Università Mediterranea: alla facoltà di Architettura , conferenza prof.ssa Daniela De Leo “Mafie e Urbanistica”

Martedì 7 novembre, in aula Magna d’Architettura, si è tenuto il secondo appuntamento del IV ciclo Metropolis 20_30 con la conferenza della prof.ssa Daniela De Leo “Mafie e Urbanistica”. Ha aperto i lavori la prof.ssa Concetta Fallanca che, oltre a presentare il relatore al numeroso pubblico di studenti, docenti e professionisti, ha sottolineato come sia importante interrogarsi sulle responsabilità interne alla disciplina sul sofferto sviluppo economico e sociale dei nostri territori. Anche dal punto di vista della formazione degli architetti è importante “superare le retoriche più diffuse che contribuiscono ad occultare la dimensione territoriale della presenza delle organizzazioni criminali restituendo la necessaria responsabilità all’azione dei tecnici e delle amministrazioni pubbliche”. Acquisire tale consapevolezza può portare ad un nuovo corso verso l’apprezzamento della regola condivisa, del criterio, del rispetto della legalità e delle procedure trasparenti per reintrodurre, con le azioni pratiche, l’idea che l’interesse pubblico sia un valore da difendere e alimentare. La prof.ssa porta ad esempio il caso di Pollica (SA), dove il sindaco Angelo Vassallo –barbaramente ucciso nel 2010- è riuscito in tre mandati e quindici anni di attività a trasformare un paese dai bilanci in dissesto, dal mare inquinato, ostaggio dei rifiuti e del malaffare, in un modello di efficienza funzionale e ambientale, dimostrando che la comunità quando apprezza e fa proprie le regole “virtuose” che restituiscono dignità, attrattiva e nuova qualità del vivere, le difende e non è più disposta a tornare a subire i “vecchi” metodi. Cita anche la difficoltà dei colleghi a capo degli uffici tecnici dei comuni che affrontano responsabilità gravose, spesso nella solitudine e che qualche volta per fare onestamente il proprio dovere, sono costretti a comportamenti “eroici”. Queste figure professionali devono poter contare sul sostegno dell’intera società perché con il loro sapere culturale e tecnico promuovono e salvaguardano un bene comune fondamentale. La direttrice del Dipartimento PAU Francesca Martorano, ha osservato come l’interesse di questo ciclo di conferenze sia particolarmente rilevante non solo per la formazione tecnica ma anche morale: la ricchezza di iniziative proposte dai docenti del PAU dimostra la vivacità culturale dei professori, ricercatori, dottori di ricerca. L’Arch. Ilario Tassone, consigliere dell’Ordine APPC, oltre a portare i saluti del presidente Salvatore Vermiglio, dichiara il suo pieno appoggio alle conferenze del ciclo, al punto da aver chiesto di essere il delegato dell’Ordine per questa iniziativa quasi come una forma di adozione. Ribadisce che l’interesse dell’Ordine è quello di avvicinare i professionisti alla ricerca, perché dietro ogni attività progettuale c’è sempre un’ampia attività preliminare di studio. Cita il famoso film di Gianfranco Rosi “Le mani sulla città”, ancora oggi specchio della condizione di malaffare presente in molti comuni. La prof.ssa Daniela De Leo ha quindi presentato gli esiti della ricerca pubblicati in Mafie & urbanistica. Azioni e responsabilità dei pianificatori nei territori contesi alle organizzazioni criminali. La sua conferenza è stata strutturata in quattro punti: una introduzione ai temi definiti scomodi e di frontiera e sulla necessità dei libri, imperativi e dibattiti. Il secondo punto ha trattato i contenuti di questo libro/ricerca. Nella terza parte si è discusso dei casi-studio per effettuare delle valutazioni/occasioni/pretesti e si è introdotto il concetto di trading zone per comprendere e interpretare casi profondamente diversi, tra cui spiccano l’esperienza di elaborazione e attuazione del Masterplan di Villabate e il recupero di un’area di abusivismo edilizio attraverso un parco pubblico a Borgata Finocchio, nella periferia romana. Nell’ultimo punto, la prof.ssa De Leo ha commentato gli esiti sotto forma di restituzione e di contributo alla disciplina dove sono sono emersi anche confronti internazionali tra teorie e pratiche di ricerca per compararne i contesti al fine di elaborare indirizzi utili per l’azione nei territori contesi definiti “tra speranza e disperazione”. Al termine della Conferenza si è sviluppato un interessante dibattito arricchito, oltre che dai numerosi docenti presenti, anche dagli studenti e dai professionisti iscritti all’Ordine degli Architetti PPC di Reggio Calabria. Il ciclo, che proseguirà fino al prossimo marzo 2018, è organizzato dal Lastre (resp. Scientifico prof.ssa Concetta Fallanca), Laboratorio dell’Area dello Stretto per lo Sviluppo del Territorio del Dipartimento PAU (Patrimonio, Architettura, Urbanistica) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, congiuntamente al Corso di Studi L17 Scienze dell’Architettura, al corso di studi LM4 Architettura Restauro, al Dottorato di ricerca Urban Regeneration and Economic Development e all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Reggio Calabria. Prossimo appuntamento il 28 novembre, con la conferenza dei proff. Michelangelo Savino e Laura Fregolent dal titolo: Economia, società, territorio. Riflettendo con Francesco Indovina.

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