Manovra, sostegno economico di 60 milioni di euro destinato alle persone che assistono malati in casa

La Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’istituzione di un fondo da 20 milioni di euro annui, per ciascuno dei prossimi tre anni, per il sostegno dei caregiver familiari, ossia  per coloro i quali  si occupano dell’accudimento e della cura di chi non è in grado di provvedere a se stesso in maniera autonoma, del tutto o in parte, svolgendo un ruolo fondamentale e sussidiario a quello che è il servizio di assistenza erogato dallo Stato . Di seguito il testo dell’emendamento riformulato ed approvato oggi: «Art. 30-bis, Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare.È istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Il fondo è destinato alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare, come definito al comma 2: Si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto, di un familiare o di un affine entro il secondo grado ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33 comma 3 della legge 104/1992, anche di un familiare entro il terzo grado, che a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 18/1980». L’approvazione unanime dell’emendamento che stanzia un primo (modesto) fondo a sostegno dei caregiver premia l’impegno della senatrice Laura Bignami e la volontà unitaria della Commissione lavoro – commenta il presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi, che auspica ora “l’approvazione di un testo unificato e dotato di copertura. Daremo finalmente una risposta alla domanda di tutela che arriva  dai molti invisibili che donano se stessi, ogni giorno, alla cura di un familiare gravemente disabile”.

MS

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