Milano, arrestati i complici dell’attentato dinamitardo di Pioltello. Anche il figlio del capo ‘Ndrangheta della locale

I Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla D.D.A. del capoluogo nei confronti di 3 soggetti italiani, già noti alla Giustizia, ritenuti responsabili a vario titolo di estorsione, usura e violenza privata, aggravati perché commessi con modalità mafiose. Il provvedimento giunge a conclusione degli approfondimenti investigativi condotti dai militari del Nucleo Investigativo di Monza e della Compagnia di Cassano D’Adda (MI) a seguito dell’attentato dinamitardo commesso nella notte del 10 ottobre scorso, quando venne fatto esplodere un ordigno I.E.D. (Improvised Explosive Device) a Pioltello, davanti alla porta di ingresso dell’abitazione di un 46enne ecuadoregno. Per il medesimo episodio era già stato tratto in arresto, il 6 novembre scorso, un altro uomo. Le indagini hanno inoltre appurato che gli autori del reato, nel mese di agosto 2016, avevano concesso un prestito di 3.000 euro a un 32enne ecuadoregno residente a Pioltello, pretendendone la restituzione con interessi usurari di 400 euro mensili, nonché con una penale di 50 euro per ogni giorno di ritardo rispetto al termine pattuito. La vittima era stata ripetutamente minacciata e persino caricata a bordo di un veicolo al cui interno era stata malmenata e seviziata allo scopo di ottenere il pagamento. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Opera (MI), dove rimangono a  disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Ulteriori dettagli saranno divulgati nel corso del consueto incontro con la stampa delle ore 12.00, presso la Sala Stampa del Comando Provinciale di Milano, in via della Moscova nr. 19/21. 

fonte  —   Comando Provinciale di Milano – Milano, 29/11/2017 08:15 – carabinieri.it

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