Fip Calabria, il Presidente Paolo Surace fa il punto sul basket regionale

Dal Gran Galà del Molise al punto sul basket regionale. Parla il Presidente del Comitato Fip Calabria, Paolo Surace. Tra gli obiettivi, la programmazione ed il lavoro giovanile. Un bel successo in Molise, finalmente. Siamo contenti per la vittoria del torneo ma siamo ancora più felici, direi orgogliosi, del comportamento e dell’educazione dei nostri ragazzi per i quali ho ricevuto i complimenti dal Presidente del Molise. Sono particolarmente grato agli staff delle annate 2004 e 2005 che con umiltà e dedizione, stanno lavorando sul territorio in un proficuo percorso formativo e di supporto all’attività federale. Mentre la selezione era in Molise i 2005 lavoravano a Lamezia e Domenica prossima abbiamo in programma altri tre raduni 2005 a Rossano, Reggio Calabria e Marina di Gioiosa. A breve partiranno i Centri Tecnici Federali Maschili e Femminili. Accanto ai complimenti da parte del Comitato Fip Molise, sono arrivati gli applausi per uno staff ben coordinato da Rosario Pirrotta. Sono contento perchè un dirigente poco più che ventenne è stato esemplare ed impeccabile nel guidare la delegazione con totale dedizione e rispetto delle regole.Si,è chiaro non c’erano le super potenze regionali in campo ma la vittoria fa sempre piacere, dico bene? Credimi la vittoria e forse l’aspetto, in questo momento, che meno rileva. Insieme al Direttivo abbiamo auspicato sempre una svolta culturale del nostro mondo, spesso troppo autoreferenziale e dove l’IO ha spesso prevalso sul NOI. Gli obiettivi sono altri. L’ambizione di creare una cultura sportiva fondata su obiettivi e valori stabili e non su ideali artificiosi ed effimeri. La linea programmatica dal punto di vista comportamentale quale potrebbe essere? Riuscire a percepire che fare un passo indietro rispetto alle aspettative personali, per l’obiettivo più importante della crescita della pallacanestro in Calabria, per  mettersi al servizio dei giovani, per capire come sia fuorviante immaginare un mondo dove “se non funziona come dico io è sbagliato”….ripeto, riuscire ad avere la concezione, anche nell’errore, del confronto e non dello scontro, della condivisione e non dell’esclusione resta il vero obiettivo da perseguire. Esclusivamente su questa linea si stanno orientando tutte le nostre scelte personali e programmatiche in ogni settore. E Cosenza? Su Cosenza abbiamo individuato un nuovo gruppo di lavoro che, con grande voglia ed entusiasmo, a breve si insedierà come delegazione provinciale. In questo ultimo mese sono stato spesso nella provincia Bruzia. Ho incontrato i giovani dirigenti di Rogliano, che hanno accolto la nostra rappresentativa per un raduno, che mi chiedevano come possono entrare nelle scuole o o cosa serve per strutturarsi adeguatamente. Ho letto negli occhi dei giovani corsisti di San Giovanni in fiore una incontenibile voglia di fare. Ripartiamo anche da loro che sono una risorsa inestimabile per il nostro territorio. La scuola era inaccessibile? L’Ufficio scolastico regionale un tabu! Bene, grazie anche al supporto continuo della responsabile del settore Claudia Soppelsa e del prezioso apporto del prof. Tonino De Giorgio, ci siamo incontrati sullo stesso tavolo con il prof. Mercurio per capire cosa serve e da cosa bisogna partire.

 

 

 

 

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