Dopo aver collezionato quattro medaglie nella prima prova interregionale di inizio stagione in Puglia e aver ipotecato quasi per intero i podi regionali a gennaio, l’Accademia della Scherma Reggio Calabria, nei giorni 3 e 4 febbraio, ha partecipato, nella cornice del Bocciodromo Federale dell’Eur a Roma, al Grand Prix Kinder +Sport Under 14 di fioretto. Le due squadre schierate dalla società calabrese erano composte da Andrea Aloi, Lorenzo Cordova e Francesco Cuzzola; Chiara Cosentino, Giulia Pellicanò e Sofia Schiava, guidati dal Coach Vincenzo Cordova. La squadra maschile, dopo il girone a 3, si è subito fermata alla prima eliminatoria diretta contro il Circolo della Scherma Terni. Al contrario la squadra femminile ha collezionato una vittoria e una sconfitta al girone, rispettivamente contro le campionesse in carica del Frascati Scherma (vittoria per 36 a 12) e il Circolo Scherma Aretino (sconfitta per 36 a 26). Alla prima eliminatoria diretta le fiorettiste reggine hanno superato la Comense Scherma 2 per 36 a 29, per poi affrontare le temibili atlete del Bentegodi Verona. Lo scontro Nord contro Sud ha assunto da subito connotati epici, con continui ribaltamenti di fronte e senza esclusione di colpi, mentre il tifo delle due ‘curve’ si faceva sempre più acceso. Il maestro Cordova, lamentando alcune scelte arbitrali, ha richiesto l’intervento della direzione di torneo, con la presenza di due arbitri di linea accanto al direttore di gara. Mentre tutte le altre squadre andavano al riposo lo scontro tra le calabresi e le venete si è a lungo prolungato, e si ribatteva colpo su colpo al reciproco tentativo di superarsi. L’ultimo assalto della gara ha visto schierate le atlete di punta delle due squadre: Chiara Cosentino, che occupa il 16° posto del ranking nazionale di categoria, contro Alice Campagnola, che la precede di due posizioni. L’atleta reggina, con il piede fasciato per un infortunio patito poco prima, è scesa in pedana nel tentativo di recuperare i due punti di svantaggio (30 a 32). La rimonta sembra essere andata in porto quando a mezzo minuto dalla fine, Cosentino mette a segno la stoccata del 34 a 33. Ma quasi allo scoccare della campana finale le due luci del tabellone si accendono contemporaneamente e l’arbitro assegna all’atleta veneta il punto. Così la gara si conclude in parità e, come da regolamento, viene assegnato un minuto aggiuntivo e viene sorteggiata la squadra che, in caso di ulteriore pareggio, avrà la ‘priorità’, cioè porterà a casa la vittoria. La sorte arride al Verona, per cui la Cosentino è costretta a tentare il tutto per tutto per mettere a segno il punto decisivo. Ma il cuore e la tecnica hanno la meglio, e Reggio Calabria supera Verona per 35 a 34, con uno strascico di polemiche tra le due tifoserie. La gara è stata sfibrante e, agli ottavi di finale, le tre atlete reggine si arrendono alla Comense Scherma 1 per 36 a 15. Cosentino, Pellicanò e Schiava, insieme con il Coach Cordova, portano comunque a casa un eccezionale ottavo posto, che è un premio per i sacrifici sin qui compiuti e un buon viatico per il prosieguo della stagione.
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