Reggio Calabria, firmata la convenzione tra Città Metropolitana e Università per un master sul bergamotto

Firmata questa mattina a Palazzo Alvaro la convenzione tra Città Metropolitana e Università Mediterranea di Reggio Calabria. Un documento che sancisce la fattiva collaborazione tra l’Ente metropolitano e l’Ateneo reggino per la realizzazione di un master riguardante l’“Oro verde di Reggio Calabria”: il bergamotto. Ad apporre la firma, dopo mesi di incontri e interlocuzioni tra i settori competenti il Sindaco della Città Metropolitana, Giuseppe Falcomatà e, per l’ateneo, Giuseppe Zimbalatti, direttore del dipartimento di Agraria. Presenti all’incontro il Delegato al bilancio Antoinino Catorina, Lorenzo Abenavoli, docente di meccanica e Demetrio Fortugno, responsabile ufficio master e alta formazione. Oggetto del documento, incidere sul processo di alta formazione dei laureati, attraverso l’attivazione di un master Universitario di II livello per Tecnico  Esperto  su “Il bergamotto di Reggio  Calabria. Produzione e  valorizzazione”, dotando il territorio di figure altamente qualificate capaci di incidere sullo sviluppo del settore. “Il master verrà realizzato – spiega Castorina – recuperando somme già stanziate e vincolate dalla precedente amministrazione che altrimenti sarebbero andate perse. Dopo una serie di incontri abbiamo rimodulato il corso post laurea portandolo da primo a secondo livello ed aggiornandolo e riadattandolo al contesto attuale, senza alcun aggravio sulle casse dell’ente”. Molto soddisfatto il professor Zimbalatti che definisce l’odierna firma “un piccolo capolavoro” alla luce dei risvolti positivi che avrà l’iniziativa. “Siamo la città del bergamotto – sono state le parole di Zimbalatti – ed è necessario creare le competenze che possano far decollare l’economia legata allo stesso. Daremo spazio a tutte le competenze partendo da quella agricola, talvolta trascurata, e valorizzando l’aspetto relativo alle essenze, l’aspetto gastronomico e salutistico”. Soddisfatto anche il Sindaco Falcomatà che, con questa operazione scongiura il rischio di perdere circa 60 mila euro. “Un recupero di somme molto importante – afferma Falcomatà – perché le stesse verranno investite nel nostro futuro e in quello del bergamotto. Un elemento di grande rilevanza è la sinergia istituzionale fondamentale per la valorizzazione del prodotto, ma anche quale primo passo per una collaborazione stabile e strutturata, che vede un precedente in quella già sancita tra il Comune e l’Università, egregiamente rappresentata e coordinata dal Rettore Pasquale Catanoso. Cooperazione, quest’ultima, che sta registrando risultati importanti in tema di ambiente, infrastrutture e tanti altri campi determinanti per l’intero territorio”.

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