Oggi pensavo a quanto storico può essere stato questa sorta di scisma della Chiesa Cattolica Cristiana nell’avere una sorta di due papi, di cui uno definito “Emerito” e l’altro Papa Francesco, inconsueto e unico per il suo originale agire da pastore del popolo Cattolico Cristiano. Ma soprattutto voglio porre l’accento quanto sotto gamba perché silenziosa, è stata vissuta questa fetta di storia importante della Chiesa dall’opinione pubblica, cui il tutto è stato fatto passare come fosse un normale avvicendamento di due capi di stato. Da qui la mia domanda che vuole portare a una più attenta perché storica riflessione, se questa è una novità, un gesto rivoluzionario, o molto semplicemente un nuovo gesto titanico di un ritorno al passato. Con questo particolare binomio di papi credo che tutto sia cambiato, o forse nello stesso tempo tutto è soltanto rimasto immutato. Quello che ho come certezza è che l’inaspettato ultimo colpo di coda del pastore tedesco, che con un forte gesto ha riposto le sue “dimissioni”, ha ancora una volta messo in evidenza l’assenza d’informazione in merito a questo pezzo di storia, che ha come principale attore protagonista, quello che secondo me è stato un pontefice non paragonabile a nessun altro predecessore, con cui ogni accostamento storico, rischia di essere inadeguato, fantasioso e addirittura irriverente. Quel che però posso affermare da laico, e che il gesto di dimettersi di Papa Ratzinger è in realtà un ulteriore prova di quanto, questo Papa Tedesco, abbia sempre cercato di far tornare il mondo Cristiano a quell’umanità troppo spesso esorcizzata dalla stessa Chiesa, che ha di contro dato riguardo questa vicenda, l’ennesima dimostrazione della sua intransigente linea politica, che mette in pratica quando succede al suo interno qualcosa per le sue istituzioni scomoda, oscurando l’informazione riguardo l’evento seguendo un certo storico “trend”. Ritornando al teologo e filosofo Ratzinger, il cosiddetto “accademico”, l’uomo che ha vissuto tutta la vita in compagnia della fede e dei suoi libri, è stato spodestato da guida della più grande religione monoteistica per numero di adepti, a mio avviso dicendo di Lui di tutto e di più arrivando perfino a definirlo “cospiratore” quando si schierò silenziosamente a difesa del sistema economico bancario. Una delle linee di pensiero, quella più diplomatica, afferma che il dimettersi da parte di Ratzinger è semplicemente il gesto di un individuo che ha scelto liberamente la sua vita e il suo fine-vita. L’altra che mi sembra quella più attendibile, ma anche sicuramente la più discutibile, e che la Chiesa Cattolica anche in questo caso abbia fatto l’ennesimo piccolo passo indietro forse perché ancora troppo modellata sul mito del “Padre Pastore”, sangue, Croci e qualche chiodo. Il mio personalissimo credo riguardo questo storico passaggio della storia della Chiesa Cattolica Romana, e che queste memorabili dimissioni, sono quantomeno, uno “straordinario” gesto laico da parte di un Papa teologo di biblioteca per quella sua personale quasi morbosa attenzione che ha sempre riposto nel suo scrivere, ma che molto probabilmente in modo semplice è solo rimasto coerente con ciò che l’ha sempre contraddistinto per la sua personale visione umanistica del mondo cercando di renderla pratica e poco mistica come d’altronde è stata la sua stessa vita. Lo potremmo così ricordare definendolo un uomo dallo stile di basso profilo ma figura dominante in termini decisionali in tutto ciò che si è svolto e deciso dentro le mura Vaticane, quasi da anti epopea, da anti santino, tipico di ciò che rappresenta un qualsiasi uomo di origine Tedesca, e svolgendo la sua breve missione Papale, con quella originalità tutta sua, cercando di dare alla Chiesa Cattolica, un senso forte di laicità, mettendo in pratica quella caratteristica che contraddistingue da sempre i migliori uomini che la storia ha espresso di quella intrigante e costruttiva terra qual è la sua Germania.
Gattuso Maurizio Domenico