Al B. Telesio di Reggio Calabria, la presentazione di “Progettiamo un sogno”

L’apprendimento come servizio da mettere a disposizione dell’intera comunità, è questa la mission di “Progettiamo un sogno”, il service learning che l’Istituto scolastico B. Telesio di Reggio Calabria, sta svolgendo con le classi di quinta elementare, precisamente 5^ A e 5 ^ B e che è stato presentato ieri  pomeriggio, nei locali della scuola. Al tavolo dei lavori, la dirigente Marisa Maisano, che ha voluto immediatamente sottolineare in apertura, che il service learning costituisce la missione intrinseca del processo educativo, due portavoci dell’associazione Pensando Meridiano, alcuni geometri di Calabria Verde, tra i quali, il dottor Paolo Iacopino, e i rappresentanti del gruppo scout della Parrocchia di Modena. Tutti enti, che coadiuveranno le insegnanti e i ragazzi, nella realizzazione del progetto. Una presentazione, avvenuta sotto gli occhi emozionati dei genitori, dei nonni degli alunni e delle insegnanti, senza dubbio un pò insolita, perché ad assumere le vesti di  relatori,  sono stati proprio i bambini, con tanto di piccolo tecnico, addetto al service video e audio. I protagonisti del progetto infatti, come ha ribadito più volte la preside, sono i ragazzi, le maestre, fanno solo un piccola parte. L’invito alla conferenza, organizzata ad hoc,  dalla maestra Fortunella Tramontana, è stato realizzato infatti da loro, dalle parole utilizzate fino alla realizzazione materiale, col sostegno dell’insegnante Giusy Albanese, l’ideatrice del progetto. Altra sostenitrice di questo, la responsabile di plesso Rina Topputi, anche a lei sono andati i ringraziamenti della dirigente. Entrando nel merito del progetto, i bambini della scuola, hanno sapientemente esposto il significato di service learning, spiegando che si tratta di un metodo che unisce il servizio all’apprendimento. “Noi, quando impariamo qualcosa di nuovo – racconta un’alunna –  mettiamo al servizio della comunità, le nostre competenze. Abbiamo imparato una serie di attività, da quelle del tutto pratiche, come utilizzare il metro, fino al public speaking, il parlare al pubblico, quello che sto facendo io” – conclude orgogliosa. Il tutto raccolto su un diario di bordo, testimonianza delle attività svolte e sul quale i ragazzi, mettono le loro valutazioni. Ma il cuore del progetto, è la realizzazione dell'”Angolo dei Sogni”, uno spazio all’aperto a misura di bambino, adiacente la scuola, che vede la creazione di panchine, fioriere e tavoli. Per questo, è fondamentale il sostegno delle associazioni e soprattutto di Calabria Verde e anche dei nonni dei ragazzi, che si trasformeranno in tecnici e falegnami, per l’occasione. Una volontà dei bambini dunque, che il 16 Novembre, dopo il brainstorming, un’attività che  significa letteralmente, “esplosione di idee”, hanno scelto di realizzare proprio questo. E nel frattempo che arriverà il materiale,  che permetterà di dar forma al loro sogno, hanno preso le misure di tutto e realizzato un plastico del loro progetto, sperando nel sostegno di tutti e anche dell’amministrazione comunale, ha ribadito la preside, perché anche i ragazzi hanno il diritto di essere ascoltati da chi governa e di avere una città a misura di bambino. A testimonianza, dell’importanza del service learning, è intervenuta anche la professoressa De Luca, fautrice di ben due progetti, non solo andati a buon fine, ma anche vincitori a Firenze, di un premio. L’arma vincente del progetto, è che tramite questo, i ragazzi, danno un servizio alla comunità, dando voce alle proprie esigenze e allo stesso modo, facendo qualcosa per se stessi,  e quale miglior metodo dunque, se non quello di “progettare un sogno”, perché come diceva qualcuno, “solo chi sogna, impara a volare”.

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About the Author: Sonia Polimeni