Di Maio: “Savona tra i nomi”. L’irritazione di Mattarella: “No ai diktat”

Roma – La preoccupazione (e l’irritazione) del presidente della Repubblica si fanno sentire. Mentre attende l’esito delle consultazioni che il premier incaricato Giuseppe Conte sta svolgendo a Montecitorio, Sergio Mattarella fa sapere che i ‘diktat‘ sui nomi  dei ministri (in primis quello di Paolo Savona) che stanno arrivando da Luigi Di Maio e Matteo Salvini non gli piacciono. In merito ai presunti veti del presidente della Repubblica su alcuni ministri, il Colle fa infatti presente che il tema è piuttosto quello dei diktat nei confronti del presidente del Consiglio incaricato e dello stesso inquilino del Colle, che in questa fase esercitano funzioni previste dalla Costituzione. In questo modo la preoccupazione del Quirinale è che si limiti l’autonomia del presidente del Consiglio, come prevista dall’articolo 95 della Carta costituzionale.

SALVINI: NESSUN DIKTAT, OFFRIAMO IDEE E SPUNTI

“Sembriamo uomini da diktat? Offriamo spunti, idee”. Lo dice Matteo Salvini recandosi a Montecitorio. “Noi andiamo a consigliare, suggerire e mettere a disposizione con la massima umiltà”, dice Matteo Salvini.

Quanto a Paolo Savona, il leader del Carroccio dice: “Gli italiani hanno votato in una certa maniera. C’e’ un economista famoso in tutto il mondo che rappresenta al 90% le aspirazioni degli italiani” che vogliono “contare di più in Europa. Penso che sia una bellissima generosità il suo mettersi a disposizione”. E conclude: “Dal mio punto di vista- prosegue- è il meglio per dare garanzia all’Italia di potersi serenamente tornare a sedersi ai tavoli europei”.


Di Maio: “Savona tra i nomi, con Salvini siamo allineati”

“Io e Salvini siamo perfettamente allineati su tutto, stiamo cercando i migliori profili per riuscire a portare questo paese al cambiamento, tra i nomi c’è sicuramente quello del professor Savona“. Così il capo politico del M5s Luigi Di Maio ai cronisti che lo interpellano a Montecitorio sulla squadra di governo e in particolare al nodo dell’Economia. A chi gli chiede se lui e il leader della Lega saranno vicepremier, Di Maio replica: “Queste sono cose che vengono dopo, ne parleremo con Conte”.

“Con Salvini già delineato assetto politico della squadra”

Sui tempi per il governo “dipende anche dall’interlocuzione tra Conte e il Quirinale, immagino che debbano mettere a punto tutta la squadra . Noi, io e Salvini, abbiamo gia’ delineato, sostanzialmente, l’assetto della squadra. Nel senso politico, poi i nomi e tutto quello che deriva dalle personalita’ che dovranno ricoprirle, questo dipendera’ da Conte e dal presidente Mattarella”. Lo dice Luigi Di Maio, capo politico M5s, conversando con i giornalisti a Montecitorio. Con Salvini, aggiunge, “c’e’ un interlocuzione continua in corso perche’ noi siamo i due capi politici delle forze che sostengono il governo. C’e’ un’interlocuzione sana con il presidente Conte e immagino che il presidente poi, nei prossimi giorni, si confronterà con il Quirinale”.

“Lavoro e Mise nostra identita’ come interni per Salvini”

“Questo è un ambito in cui intendiamo lavorare in modo forte: ci sono le crisi aziendale, i lavoratori che hanno tanti problemi per le leggi assurde che sono state fatte, questa è la nostra identità come per Salvini lo è gli Interni”. Così il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio risponde a chi gli chiede, a Montecitorio, la conferma che il MoVimento 5 Stelle abbia chiesto perché i misteri del Lavoro e dello Sviluppo economico.

 

fonte  —  Agenzia DIRE – www.dire.it

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