La Maturità 2018 potrebbe davvero partire col piede sbagliato prima ancora di cominciare ufficialmente.Non si tratta certo di una novità, né tanto meno di una verità assoluta, ma gli studenti dell’ultimo anno di scuola superiore non vanno oltre lo studio degli anni ’50 in storia e in letteratura Si tratta di una tendenza che viene confermata da un’indagine di Skuola.net.A, realizzata a pochi giorni dalla fine delle lezioni e a un mese dall’inizio degli esami di maturità,
La storia è una di quelle materie che spaventa di più i maturandi. Lo dicono le statistiche: nella prima prova,la traccia storica è da sempre tra le più snobbate se non addirittura la meno svolta . Eppure è una disciplina con la quale ogni ragazzo deve fare i conti sin dal primo giorno di scuola. Molto spesso, però, sono i programmi ad essere ‘datati’: si parte da troppo lontano col risultato che quasi mai si ha tempo per trattare gli avvenimenti più recenti. L’anno scolastico che sta terminando non fa eccezione: alla maturità 2018 si presenterà con le carte in regola poco più della metà dei maturandi. È quello che hanno affermato circa 3mila ragazzi, rispondendo a una web survey di Skuola.net.
Solo il 53% degli intervistati, sostiene poi di essere a buon punto con il programma : il 39% sta studiando la storia della seconda parte del ‘900, il 14% è persino arrivato ai nostri giorni ed è già in fase di ripasso. E gli altri?Il 23% dei maturandi finirà a mala pena la Seconda Guerra Mondiale e quasi 1 su 4 è ancora più indietro La situazione è preoccupante, soprattutto considerando che le tracce e le domande d’esame sono sempre più votate all’attualità (alla storia dagli anni ’50 in poi),
Nonostante ciò, i ragazzi, sembrano intenzionati ad andare oltre il programma ufficiale pur di avere un quadro completo della storia: il 15% sta studiando da solo le parti mancanti per cultura personale, il 18% sta invece adottando un approccio ‘passivo’ guardando trasmissioni e documentari in tv o su internet, il 21% studia solo per essere preparato a svolgere qualsiasi tipo di tema storico. In un altro 21% dei casi ci ha pensato direttamente il professore a consigliare qualche lettura supplementare . C’è però da dire che 1 su 4 – il 25% – non si cimenterà col ‘fuori programma’, ritenendolo inutile ai fini dell’esame.
Leggermente meglio, ma non troppo,il programma d’italiano. i docenti hanno accelerato di più sulla tabella di marcia per spiegare il maggior numero possibile di scrittori e poeti. Anche se, solo il 20% dei maturandi ha completato il programma del Novecento. Un altro 45% ce la sta mettendo tutta per finire gli autori della seconda metà del secolo. Ma il 35% rischia di dover scartare a priori una traccia dell’esame : il 18% deve ancora terminare le opere a cavallo tra le due guerre mondiali, il 9% ha appena iniziato il ‘900, l’8% è fermo all’800.