Studenti: bus gratuiti per gli universitari fiorentini

A partire da novembre 2018 tutti gli iscritti all’Università di Firenze potranno smettere di preoccuparsi del pagamento dell’abbonamento per il bus. Viaggiare a bordo di autobus urbani e tramvia non costerà più niente, o quasi. Il progetto, che partirà in via sperimentale dal 1 novembre 2018 e proseguirà fino al 31 ottobre 2019, è stato reso possibile da un accordo stipulato tra Regione Toscana, Comune di Firenze, ateneo fiorentino, Azienda regionale per il diritto allo studio (Dsu) e One Scarl (società che gestisce il contratto-ponte per il trasporto pubblico locale in Toscana). Chi ha una borsa di studio non pagherà un euro, mentre tutti gli altri  dovranno  versare, insieme alle tasse universitarie, un contributo di 48 euro (anziché gli attuali 185 euro)  e mostrare al controllore la “Carta dello studente universitario della Toscana”.La Carta permette di accedere a servizi come biblioteche e mense,  consente la riduzione del prezzo su biglietti per concerti e teatri di prosa e  ha anche la funzione di libretto universitario.In caso di furto, smarrimento, rinuncia o interruzione degli studi, la Carta sarà bloccata e cesserà di aver valore.

La proposta di rendere l’abbonamento ai mezzi urbani più accessibile, includendolo nelle tasse universitarie, è nata proprio dagli studenti. “A ottobre scorso abbiamo inviato un’e-mail al presidente della Toscana Enrico Rossi – ricorda Giorgio Biava, rappresentante di Udu (Unione degli Universitari) – presentandogli un progetto che noi avevamo chiamato ‘Venvia-mobilità per tutti’ .Il nostro obiettivo era garantire a tutti gli studenti di muoversi nella città che li ospita a prezzi contenuti, mettendo Firenze al pari delle migliori esperienze universitarie che ci sono in Europa. Ci siamo messi al lavoro insieme a Regione, Comune, Università e Ataf e siamo riusciti a realizzare quello che aspettavamo da anni”.

L’ateneo fiorentino si prepara così a fare da apripista: “Con i nostri 52 mila studenti siamo una città nella città – afferma il rettore, Luigi Dei – quello che ci interessa è sensibilizzare i giovani ed educarli alle buone pratiche in un’età fondamentale. Siamo i primi in Italia a sperimentare una soluzione del genere e speriamo di fare da esempio”. Ora gli studenti chiedono che il servizio sia esteso anche ai treni, in modo che i pendolari possano spostarsi con più facilità. Nei prossimi mesi sarà intanto verificata la possibilità di accordi con i gestori di bike sharing.

“L’operazione è una grande spinta a utilizzare meglio e di più il trasporto pubblico: i nostri giovani sono molto sensibili ai temi dell’ambiente e del costo del trasporto e ora hanno una risposta concreta”, commenta il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che annuncia che anche per gli studenti fiorentini delle scuole superiori gli aumenti delle tariffe autobus, previsti da luglio, saranno azzerati grazie a un contributo di cinquecentomila euro erogato dal Comune .

MS

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