Amazon. “Deve assumere 1.300 precari”, ma è giallo sulla multa

Da Piacenza dicono: Ispezione Prosegue; FDI chiama Di Maio : vero?

(DIRE) Bologna, 4 Lug. – L’Ispettorato nazionale del lavoro era stato chiaro, se non perentorio, l’8 giugno scorso: da luglio a dicembre 2017, Amazon ha impiegato “i lavoratori somministrati oltre i limiti quantitativi” concessi dal contratto (444 quelli possibili, ben 1.308 invece contratti attivati per il magazzino di Castel San Giovanni, a Piacenza) e quindi si apre la strada alla “stabilizzazione degli oltre 1.300 lavoratori interinali utilizzati oltre i limiti, i quali pertanto potranno richiedere di essere assunti, a tempo indeterminato, e a far data dal primo giorno di utilizzo, direttamente dalla societa’ Amazon”. E invece sembra che le cose stiano prendendo una piega tutta diversa. Gia’ perche’ mentre i dipendenti che ora si aspettano il reclutamento in pianta stabile nel colosso dell’e-commerce affollano le sedi sindacali per capire come verranno assunti, la procedura è ferma al palo. Anzi, Amazon dice che le cose non stanno come le racconta l’Ispettorato del lavoro. E’ successo infatti che il 12 giugno 2018, l’Ugl terziario ha chiesto all’Ispettorato del lavoro di Piacenza la copia della ‘multa’ ad Amazon sentendosi rispondere con un “differimento di ogni valutazione” fino “alla conclusione dei termini, ancora in corso”. In altre parole, l’ispezione a Castel San Giovanni non e’ finita. Poi lo scorso 20 giugno 2018, in un incontro tra sindacati e Amazon, i rappresentanti aziendali “sostenevano che il contenuto del verbale differiva dalle dettagliate indicazioni riportate nel comunicato stampa”. E’ tutto riportato da una interrogazione del deputato di Fratelli d’Italia Tommaso Foti per sapere dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio come sia possibile che le cose non stiano come le ha dette l’Ispettorato nazionale.Di Maio dovra’ rispondere a Foti in commissione. E su varie questioni, al vicepremier viene chiesto un “giudizio in ordine al comportamento tenuto dai rappresentanti del ministero che hanno diffuso notizie precise e dettagliate in merito all’ispezione in questione, quantunque la stessa, giusto quanto sostenuto dall’Ispettorato del lavoro di Piacenza, non risultasse completata”. Poi Foti vuol sapere se è “conforme alla legge il differimento della conclusione dell’evocato procedimento di accesso agli atti, legittimamente promosso da Ugl terziario, essendo quest’ultima portatrice di interessi collettivi e di singoli che le hanno conferito mandato”. Ma soprattutto quando Di Maio ritenga “che la vicenda possa concludersi, attese le numerose e comprensibili aspettative suscitate dal comunicato stampa” e se risultino disposte dal ministero “analoghe verifiche presso gli altri siti del territorio nazionale in cui sono attivi centri di Amazon Italia Logistic, in particolare a Novara e Fara in Sabina (Rieti), atteso che anche negli stessi si ipotizza un costante utilizzo dei lavoratori in somministrazione”.
(Mac/Saf/ Dire) 18:54 04-07-18

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