Scappano. Continuano a scappare. Forse da un inferno senza fine, forse da rivolte, fame e pericolo. Forse da violenze diffuse ed indiscriminate sia fisiche che morali . Non sono purtroppo ancora del tutto chiare le ragioni all’ origine dell’ esodo nel Mediterraneo. Eppure i migranti continuano ad arrivare senza sosta, mentre speranza ed esasperazione, vita e morte ritornano ad alternarsi nei mari europei.
“Aiutiamoli a casa loro”; “Non è vero che scappano dalla guerra: sono solo migranti economici che non hanno diritto all’accoglienza”; “Non sono poveri, il più delle volte chi sbarca non è profugo , è semplicemente un giovane e robusto maschio in cerca di migliore fortuna” . Queste le frasi ricorrenti che dilagano un pò ovunque.
Eppure questa gente pur di non continuare a vivere nei paesi d’ origine ha già pagato un prezzo. A volte alto, altissimo. Alcuni dati pubblicati confermano che ogni migrante ha versato tra i 1200 e i 3500 euro pur di fare il cosiddetto viaggio della salvezza, alimentando peraltro il business di scafisti senza scrupoli e dell’ immigrazione clandestina .
Sono 751 i migranti tratti in salvo oggi dai Servizi di soccorso marittimi spagnoli mentre tentavano di raggiungere le coste della Spagna a bordo di 52 imbarcazioni. Di essi – rendono noto le autorità spagnole – 709 si trovavano su gommoni e barconi nello Stretto di Gibilterra e 11 sono stati soccorsi più a est, nel mare di Alboran. Altre tre imbarcazioni sono state poi individuate nei pressi della costa di Alicante con 31 migranti a bordo.
Miriam Sgrò