Calabria, il consigliere Nicolò su stabilizzazione dei lavoratori precari

Il procedimento afferente alla stabilizzazione dei lavoratori precari appartenenti al bacino della legge regionale n. 28/2008, non è più procrastinabile in una logica volta a tutelare le professionalità e competenze acquisite dagli stessi negli anni. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Alessandro Nicolò, che ha più volte segnalato la vexata quaestio attraverso atti di sindacato ispettivo, da ultimo, una interrogazione depositata il 12 settembre c.a..  In merito all’argomento, già in passato, mediante un’altra interrogazione (n. 113 del 3 dicembre 2015) l’esponente politico di FdI chiedeva al Presidente della Giunta di conoscere “le determinazioni che si intendevano assumere in ordine alla reinternalizzazione dei servizi affidati ad Azienda ‘Calabria Lavoro’ al fine di procedere all’assunzione diretta con la Regione Calabria dei lavoratori precari”. Oggi anche in virtù del d. lgs. 75/2017 (c.d. Decreto Madia) nonché della notizia secondo cui il Dipartimento regionale competente avrebbe chiesto un parere al Dipartimento per la Funzione Pubblica per la stabilizzazione di 190 dei 287 dipendenti, è stata riproposta un’ ulteriore interrogazione al Governo regionale per sapere quali azioni, volte ad avviare le procedure di stabilizzazione di tutti i lavoratori precari ex L. R. 28/2008, si intendono esperire e chiedendo inoltre, non registrandosi una chiara volontà politica, di conoscere quali iniziative si intendono adottare anche nei confronti di coloro i quali, pur avendo maturato notevole esperienza e professionalità in 18 anni di servizio presso i vari Dipartimenti regionali, non rientrerebbero nel processo di stabilizzazione sopracitato.  Pertanto, si auspica- conclude l’On. Nicolò- di conoscere a breve quali azioni il Governo Regionale intenda promuovere in merito.

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