MArRC sempre più accogliente insieme a Rotary Club

Giovedì 11 Ottobre, ore 17.30, incontro con la filologa Radici Colace per parlare di donne e guerra nel teatro. Efficienza, sicurezza e accoglienza sono le linee guida del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, che da oggi è ancora più accessibile a tutti. Il Rotary Club di Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” ha donato una sedia a rotelle professionale, messa a disposizione da un associato, Vincenzo Bruni. Il progetto era nato dalla condivisione di un programma di valorizzazione orientato al servizio per la piena cittadinanza tra il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, e l’allora presidente, Antonio Squillace. La presidente Tommasina D’Agostino, insediatasi lo scorso luglio, ha portato avanti il progetto di sostegno tecnico al Museo. La sedia a rotelle è stata consegnata ieri sera, martedì 9 ottobre, ed è disponibile al pubblico con disabilità da questa mattina. Il direttore del MArRC, Carmelo Malacrino, dichiara: «Il MArRC vuole essere il museo di tutti. In accordo con il Ministro Bonisoli, vogliamo abbattere ogni forma di barriera, da quelle culturali a quelle architettoniche. La trasmissione del sapere passa sempre attraverso l’accessibilità alla condivisione. Apprezzo molto la sensibilità del Rotary Club di Reggio Calabria Sud “Parallelo 38” che ha portato a questo importante contributo». Si conferma un successo, al MArRC, la campagna promozionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l’ingresso gratuito la prima domenica del mese. Sono stati, infatti, oltre 1700 i visitatori che hanno scelto il 7 ottobre il Museo rappresentativo della storia antica della Calabria, conosciuto nel mondo per essere la “casa dei Bronzi di Riace”, ma ormai noto nel territorio come luogo vivace di ricerca, di conoscenza e di aggregazione culturale, oltre che per la sua ricca e straordinaria collezione, dalla preistoria alla tarda età romana. Nell’ambito di questo progetto di valorizzazione e di servizio alla cultura diffusa, si colloca la partnership con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria. L’appuntamento con il CIS e con la professoressa Paola Radici Colace, docente di Filologia classica all’Università di Messina, sarà giovedì 11 ottobre, alle ore 17.30, in Sala Conferenze, per inaugurare il Ciclo di incontri su “Le donne e la guerra nel teatro”. La conferenza, con il supporto di videoproiezioni, verterà sul tema: “Ifigenia, la prima vittima di una guerra non ancora incominciata. Da Euripide a Ritsos”. Interverranno: il direttore Malacrino e la presidente del CIS, Loreley Rosita Borruto.  «Se è vero che in nessuna società le donne vanno alla guerra, è pur vero che esse della guerra piangono non poche angosce», afferma Radici Colace. «Le lacrime delle madri, delle vedove e degli orfani cadono parimenti tra vinti e vincitori, perché tutte le guerre hanno vittime, e da tutte e due le parti». In questo rapporto tra il femminile e la guerra, però, «la storia di Ifigenia è singolare, in una maniera che rimane un unicum – spiega la studiosa –. Ifigenia è la prima vittima di una guerra non ancora combattuta».

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