Clima. Agricoltura, Cnr: stress idrico e termico minacciano mais

(DIRE) 5 Nov. – “Siccita’ e ondate di calore nel periodo estivo saranno, da qui al 2050, responsabili della diminuzione di produzione a scala europea del mais. Per il frumento, che presenta un ciclo colturale piu’ precoce, si prevedono invece aumenti di resa”. A individuare nuovi modelli di pratiche colturali e di miglioramento genetico delle varieta’ erbacee per contrastare gli effetti del riscaldamento globale, un team di ricercatori internazionali di cui fanno parte Istituto di biometeorologia Cnr e Universita’ di Firenze. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Communications L’agricoltura e’ fra i settori produttivi maggiormente esposti alla variabilita’ climatica. Stress idrico e termico potrebbero essere causa di una riduzione, da qui al 2050, della produzione, su scala europea, di mais. Per contrastare questi effetti, anche in considerazione dei nuovi dati del Rapporto Speciale ‘Global warming of 1.5°C’ – IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change sul superamento del limite di 1,5 gradi del riscaldamento globale nel 2040), un team internazionale di cui fanno parte ricercatori dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibimet) e del Dipartimento di scienze delle produzioni agroalimentari e dell’ambiente (Dispaa) dell’Universita’ di Firenze, ha individuato nuovi modelli di pratiche colturali e di miglioramento genetico delle varieta’ di mais e frumento. I risultati della ricerca, realizzata all’interno del progetto europeo MACSUR (Modeling European Agriculture with Climate Change for food Security), sono stati pubblicati su Nature Communications. (SEGUE) (Com/Ran/Dire) 11:48 05-11-18

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