Corigliano-Rossano (Cs). Scuola operava illecitamente sull’applicazione informatica per la gestione delle graduatorie

Nella mattinata di ieri  personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. Corigliano-Rossano, ha dato esecuzione ad una misura interdittiva della sospensione dell’esercizio di un pubblico ufficio o servizio, per la durata di mesi otto, nei confronti di un’Assistente Amministrativo impiegato presso un Istituto Scolastico dell’area urbana di Rossano, per il reato di abuso d’ufficio.

La misura cautelare, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari dr. Colitta, richiesta dal Procuratore della Repubblica presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari dr. FACCIOLLA, è il risultato di un’attività d’indagine di Polizia Giudiziaria condotta dal personale della Polizia di Stato, Ufficio Anticrimine del predetto Commissariato, sotto la costante ed attenta direzione del Sost. Procuratore presso la Procura di Castrovillari dr. Luca Primicerio.

Gli accertamenti investigativi consentivano di accertare che il citato Pubblico Ufficiale, dipendente del Ministero dell’Istruzione, in servizio presso l’Ufficio del Personale di un Istituto Scolastico – area di Rossano in Corigliano-Rossano, con qualifica di assistente amministrativo  svolgente tra l’altro mansioni afferenti la formazione delle graduatorie di personale docente e ATA per supplenze, nello svolgere i compiti relativi alla formazione delle graduatorie di Circolo e di Istituto, II e III fascia, triennio 2017-2020, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio e di quello di prossimi congiunti, operava illecitamente sull’applicazione informatica installata sul Sistema Informativo dell’Istruzione (SIDI) e funzionale alla gestione delle domande relative alle graduatorie ed alla formazione delle stesse.

Il predetto, infatti, gestiva le domande presentate da propri congiunti, oltre che la propria, procurando intenzionalmente ingiusti vantaggi patrimoniali. Eludendo quanto previsto dalla normativa vigente ed approfittando della propria posizione, modificava ed alterava i dati relativi alle graduatorie – quali i punteggi – inserendo anche titoli mai conseguiti, avvantaggiando così familiari o persone a lui vicine, in modo tale che questi potessero collocarsi in posizioni più favorevoli nelle graduatorie.

In questo modo  arrecava danno a terzi che, per effetto di tali condotte, si vedevano superare in graduatoria o si trovavano a concorrere con soggetti che non possedevano i requisiti previsti dalla legge. Sono al vaglio degli inquirenti tutte le istanze lavorate dall’uomo, al fine di individuare altre posizioni alterate e per la formulazione di una corretta graduatoria onde impedire che altre persone attendano invano di ricevere la chiamata all’insegnamento.

 

fonte  —  http://questure.poliziadistato.it/Cosenza/articolo/11405bee711f42d7a088583409

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