Tanzania. Banca mondiale: ragazze incinte a scuola o niente fondi

L’istituzione finanziaria chiede al governo una riforma di legge. (DIRE) 20 Nov. – La Banca mondiale accordera’ un prestito da 300 milioni di dollari alla Tanzania per sostenere l’istruzione, ma a un patto: che il governo riveda la legge che bandisce da scuola le giovani che restano incinte. Ad annunciare la decisa presa di posizione dell’istituzione finanziaria americana e’ stato Hafez Ghanem, il vicepresidente per il settore Africa, durante il suo incontro col presidente John Magufuli a Dar El Salaam della scorsa settimana. In un primo momento il governo aveva diffuso la notizia che l’accordo era stato raggiunto. Ma Ghanem in questi giorni ha dovuto rettificare, dicendo alla stampa internazionale che il finanziamento e’ legato alla riforma della legge. “Prorogheremo il prestito per tutto il tempo necessario alle autorita’ per garantire alle giovani studentesse che restano incinte l’accesso a scuola”. Il vicepresidente ha aggiunto: “La Banca mondiale e’ un’istituzione di sviluppo. Non possiamo accettare che ad alcune giovani venga negata l’istruzione. Se lo accettassimo, non creeremmo sviluppo”. La legge che vieta il ritorno a scuola alle teenager che hanno dei figli ha alimentato un forte dibattito sia in Tanzania che all’estero. Magufuli viene da piu’ parti criticato per le sue posizioni “anti-femministe”. Tempo fa ad esempio, ha incoraggiato le donne a fare figli sbarazzandosi di tutti i rimedi anticoncezionali. Un’uscita che gli e’ valsa le proteste anche di chi sostiene la lotta alla diffusione dell’Hiv/Aids. (Alf/Dire) 18:23 20-11-18

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