News scuola. Disagio giovanile, da Bambino Gesù Roma app che dialoga con i ragazzi

(DIRE – Notiziario settimanale Scuola) 3 Dic. – Si chiama App To Young ed e’ un’applicazione che dialoga con i ragazzi per aiutarli ad affrontare il loro disagio. Al di la’ dello schermo del cellulare, un team di psicologi qualificati e’ a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per ascoltare, aiutare e indirizzare chi vive un momento difficile. E’ gratuita, di facile utilizzo e sempre attiva. L’applicazione e’ stata realizzata dall’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus e dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ con la collaborazione del Comune di Firenze e il supporto dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer. Il progetto e’ stato presentato questa mattina presso il Palazzo Vecchio di Firenze alla presenza del sindaco Dario Nardella e dei testimonial dell’iniziativa, il calciatore Federico Chiesa e la blogger Beatrice Ambra Zanotto. DISAGIO GIOVANILE: INTERESSA 8 RAGAZZI SU 10 Depressione, irritabilita’, apatia, solitudine e senso di isolamento. Abuso di alcol e sostanze stupefacenti. Disturbi alimentari. Incomprensioni familiari, bullismo, autolesionismo e comportamenti suicidari. Sono le diverse manifestazioni di uno stesso malessere di fondo: il disagio giovanile. Secondo i dati della Societa’ Italiana di Pediatria, otto ragazzi su dieci tra i 14 e i 18 anni hanno sperimentato forme piu’ o meno gravi di disagio emotivo, che nel 15% dei casi e’ sfociato in gesti di autolesionismo. La presenza di questi comportamenti e’ descritta in letteratura come un fattore correlato ad un aumentato rischio di suicidio in adolescenza. Al Bambino Gesu’, in particolare, negli ultimi 6 anni, il numero degli accessi al pronto soccorso per gesti autolesionistici o comportamenti suicidari e’ decuplicato. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, in Italia il suicidio e’ la seconda causa di morte tra gli under 20 (seconda solo agli incidenti stradali), la depressione colpisce quasi 1 ragazzo su 10 e l’anoressia- la malattia psichiatrica col piu’ alto tasso di mortalita’- colpisce l’1% delle ragazze. Cosi’ in un comunicato l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ – IRCCS. APP TO YOUNG: COS’E’ E COME FUNZIONA L’applicazione e’ disponibile per tablet e smartphone. Si puo’ scaricare gratuitamente da Google Play e Apple Store. Occupa pochissima memoria, e’ operativa 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e garantisce privacy e completo anonimato. Dopo una semplice schermata di registrazione (con un nickname), all’utente viene proposto un questionario sviluppato dal team di Neuropsichiatria Infantile del Bambino Gesu’, che serve a delinearne il profilo e a recepire immediatamente le sue esigenze. Una volta completato il questionario, il ragazzo ha due possibilita’: puo’ contattare direttamente il numero verde del Centro di ascolto dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ per parlare con uno psicologo, oppure puo’ optare per l’accesso ad una chat peer-to-peer con un suo coetaneo (monitorato in diretta da uno psicologo qualificato), che sapra’ ascoltarlo e consigliarlo con la sensibilita’ che solo un ragazzo puo’ avere nei confronti di un altro ragazzo. I giovani che rispondono in chat fanno parte del gruppo Youngle, servizio pubblico nazionale di ascolto e counseling sui social network rivolto a e gestito da adolescenti, promosso dal Comune di Firenze. App to Young e’ uno strumento utile anche per genitori e insegnanti: la funzione “Voglio parlare di qualcuno” permette, infatti, di chiedere consiglio anche per un amico, per un figlio o per uno studente che magari non ha la forza o la possibilita’ di chiedere aiuto, incentivando la solidarieta’ e mettendo in luce situazioni che altrimenti non emergerebbero. Per qualsiasi ulteriore informazione e’ a disposizione di tutti il sito web www.apptoyoung.it. “L’Associazione Fiorenzo Fratini Onlus e’ orgogliosa di aver ideato e contribuito, insieme all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’, al lancio di App to Young, un progetto molto importante e unico nel suo genere, in un momento di grande disagio diffuso tra i ragazzi- dichiara la presidente Giovanna Cammi Fratini- Ci e’ voluto piu’ di un anno di lavoro per vedere completato il progetto. Tutto questo e’ stato possibile grazie alle Istituzioni, Associazioni e professionisti- ognuno leader nel proprio settore- che ci hanno affiancato. I risultato finale ci ripaga dell’impegno e ci auguriamo possa essere di aiuto a tanti giovani in difficolta’”. (Red/ Dire) 08:15 03-12-18

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