Francia. Tajani: bisogna controllare le moschee

Devono predicare in lingua Paesi Europei. (DIRE) 12 Dic. – Continuare a lavorare nonostante l’attentato. Dopo l’attacco di ieri a Strasburgo, il Parlamento Europeo non ha interrotto le proprie attivita. “Il Parlamento era stato chiuso, alle 3 abbiamo autorizzato parlamentari e funzionari a lasciare gli uffici e da questa mattina all’alba e’ stato tolto il blocco al centro di Strasburgo. La citta’ sta tornando alla normalita’ mentre la polizia continua la caccia ai terroristi”, racconta a Circo Massimo, su Radio Capital, il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani in diretta da Strasburgo, “Noi abbiamo dato una risposta molto chiara facendo l’esatto contrario di quello che vogliono quelli che hanno attaccato: abbiamo continuato a lavorare normalmente, senza cambiare le nostre abitudini. E continueremo anche oggi”. L’attentato, sottolinea Tajani, “e’ avvenuto nella settimana della plenaria, mentre l’attentato a Bruxelles avvenne in una stazione della metro fra Commissione e Parlamento. È un segnale contro la nostra democrazia”. Il presidente definisce Strasburgo “una delle citta’ piu’ a rischio d’Europa. Il 10% di tutti quelli che sono sotto monitoraggio delle autorita’ di polizia francesi vivono qui. La citta’ e’ al confine con la Germania, e’ facile passare da una parte all’altra. Il terrorista che stanno cercando doveva essere arrestato ieri mattina ed e’ riuscito a fuggire. Era stato detenuto in Francia e anche in Germania, quindi conosce bene il territorio. Evidentemente ha anche complici, perche’ la banlieu di Strasburgo raccoglie molti cittadini francesi di origine maghrebina, molti immigrati maghrebini, quindi e’ un territorio che il terrorista conosce bene e probabilmente ha anche dei complici. Non e’ facile fermare tutti quelli che sono sospettati. La situazione in Francia e’ molto piu’ complicata di quella dell’Italia”. E proprio parlando del nostro paese, Tajani ricorda che “in Italia c’e’ un’attivita’ di prevenzione molto forte. Abbiamo piu’ settori delle forze dell’ordine che combattono il terrorismo: dalla Guardia di Finanza, che e’ particolarmente abile a individuare i terroristi seguendo i movimenti finanziari, alla Polizia Penitenziaria, visto che la radicalizzazione avviene soprattutto nelle carceri. E bisogna controllare le moschee. Adesso le cose cominciano a cambiare, bisogna avere sempre piu’ moschee dove si predica nella lingua del paese europeo dove si trovano, ed evitare che ci siano imam radicalizzati che vengono non per professare la religione ma per fomentare odio nei confronti degli altri”. (Com/Vid/ Dire) 10:56 12-12-18

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