Genova. Cimolai-Calatrava in pole, ma il Governo è da convincere

Mediazioni coinvolgendo Fincantieri? Bucci per la soluzione. (DIRE) 12 Dic. – Toccata e fuga a Roma per confrontarsi con il ministro Danilo Toninelli e il viceministro Edoardo Rixi. Un vertice di prima mattina, da cui pero’ escono tutti con la consegna del silenzio. Almeno per il momento. Fonti ministeriali raccontano di un incontro interlocutorio, dedicato, come facilmente immaginabile, al confronto di tutti i progetti selezionati dal collegio di esperti nominato dal sindaco-commissario, Marco Bucci. E Toninelli, su Facebook, si limita a poche note che non aggiungono nulla di nuovo: il lavoro procede, i cantieri partiranno a breve, Autostrade dovra’ pagare tutti e il nuovo ponte dovrebbe concludersi entro fine 2019. Secondo le indiscrezioni che circolano nelle ultime ore, il sindaco ha ben chiara la strada da intraprendere ma il via libera definitivo dal governo non sarebbe ancora arrivato. Cosi’, la decisione che si attendeva per venerdi’, come fissato da tempo dallo stesso primo cittadino, potrebbe slittare a mercoledi’ prossimo, nel tentativo di trovare l’ultima quadra. Non e’ piu’ un mistero che tecnici e collaboratori della struttura commissariale abbiano descritto come migliore l’offerta presentata da Cimolai, con tre dei quattro progetti per il nuovo ponte firmati dall’archistar svizzero-spagnolo Santiago Calatrava, che ieri mattina ha incontrato il sindaco di Genova per oltre tre ore. Il punto di caduta che starebbe cercando di raggiungere Bucci, girerebbe attorno a Fincantieri, che inizialmente si era presentata in cordata con Salini Impregilo, ma potrebbe tornare in gioco con Cimolai, andando cosi’ incontro alla volonta’ del governo di una partecipazione pubblica al processo di ricostruzione. Piu’ complicato che della partita faccia parte anche Salini, non solo per la difficile collaborazione tra due tradizionali antagonisti della costruzione di ponti ma soprattutto per quella ancora piu’ ardua tra due archistar internazionali come Calatrava e Renzo Piano, al cui disegno si ispira il progetto di Salini-Fincantieri. Se il quadro dovesse essere confermato, resterebbe da convincere il governatore ligure e commissario per l’emergenza, Giovanni Toti. Ufficialmente non ha voce in capitolo ma risulta evidente come una decisione definitiva non possa essere presa senza quantomeno consultarlo. Se, infatti, i rapporti con il ministro Toninelli non sono certo idilliaci, quelli con Bucci vanno oltre la cordiale collaborazione tra due enti locali politicamente contigui. E Toti, dopo aver incassato la chiusura totale del governo al coinvolgimento di Autostrade per l’Italia, ha piu’ volte fatto intendere che preferirebbe coinvolgere nei lavori il gruppo Salini-Impregilo, intanto per le garanzie date dalla solidita’ aziendale del gruppo ma anche perche’ ha sposato il disegno di Renzo Piano. “Il meglio e’ nemico del bene”, ripeteva come un mantra nei gironi scorsi, a chi gli faceva notare che il binomio Cimolai-Calatrava aveva presentato ipotesi di lavoro molto piu’ suggestive.

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