Difesa: Esercito, si conclude un anno d’impegno a tutto campo

Roma, 31 dic – (Nova) – Sono oltre 3.200 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi dell’Afghanistan, del Libano, dell’Iraq, del Kosovo e oltre 7.300 quelli sul territorio nazionale che in queste festivitaà stanno continuando a svolgere i propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale e delle principali aree metropolitane del paese. Lo riferisce un comunicato. L’Esercito, anche durante queste festività, continua a sostenere con le proprie unita’ operative un impegno a tutto campo nell’ambito sia delle operazioni Onu, Nato e Ue, condotte nelle aree di maggior interesse strategico per la Nazione sia delle operazioni sul territorio nazionale fornendo concorso alle forze dell’ordine con l’Operazione “Strade Sicure” e sia intervenendo con i suoi assetti a spiccata connotazione “duale” in ogni evento emergenziale che ha colpito l’Italia. Il risultato operativo che l’Esercito esprime all’estero con i propri uomini e donne rappresenta uno stimolo alla stabilità e allo sviluppo, condizioni necessarie per riportare la speranza nelle aree del globo severamente martoriate. Da pochi giorni la Brigata aeromobile “Friuli” ha assunto il comando del contingente schierato ad Herat in Afghanistan, mentre la Brigata bersaglieri “Garibaldi”, da inizio autunno, e’ responsabile del settore ovest della missione Unifil in Libano a comando italiano; in Iraq, Somalia e Mali, unita’ e personale specialistico della Forza armata addestrano le forze di sicurezza locali mentre in Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor, opera l’8 Reggimento artiglieria “Pasubio”. Per tutto l’anno che sta per concludersi l’Esercito ha addestrato e approntato le unita’ da inviare nelle principali aree di operazione e fornito personale specialistico per numerosi altri impegni internazionali solo numericamente meno importanti, garantendo una rotazione continua e una presenza costante nelle missioni internazionali, nonche’ circa 8000 militari prontamente impiegabili a disposizione della Nazione.

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