
(DIRE) 7 Gen. – “Le persone resistono, come noi non saremmo in grado di fare, aiutandosi le une con le altre, anche se le condizioni meterologiche sono in peggioramento e molti sono allo stremo delle forze. Nessuno dei rilievi che ci sono stati fatti dal governo italiano rappresenta una violazione del diritto internazionale: il barcone su cui si trovavano i migranti non era gia’ affondato e questo e’ un bene, ma non presentava le condizioni di navigabilita’ che un natante deve avere, come specificato dal regolamento di Frontex agli articoli 9 e 10”. Lo dice Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch, la nave dell’ong olandese che si trova intorno all ‘isola di Malta ormai da 17 giorni con 32 migranti a bordo, rispondendo alle accuse di palazzo Chigi e del ministro Toninelli sulle presunte violazioni che avrebbe compiuto nel salvataggio al largo della Libia, a Radio Radicale. “Il soccorso in acque Sar libiche, area di responsabilita’ non di giurisdizione libica, e’ obbligatorio, come in qualsiasi altro tratto di mare per qualunque natante si trovi vicino al luogo da dove e’ partita la richiesta di aiuto. Se il comandante della nave dell’ong si fosse rifiutato di soccorrere, avrebbe commesso reato, secondo il diritto internazionale che noi, prosegue la portavoce di Sea Watch-stiamo cercando di rispettare alla lettera”. (Rai/ Dire) 11:18 07-01-19 (Foto repertorio)