Le Difficoltà dei giovani del riscatto…Alle Muse di Reggio Calabria

Il Presidente Muse, prof. Giuseppe Livoti, ha rilanciato per il secondo anno consecutivo, un incontro, in occasione della programmazione del Laboratorio delle Arti e delle Lettere “Le Muse”, presentando al numeroso pubblico domenicale, il mondo giovanile ed in particolare nuove ed inedite realtà imprenditoriali, formative e lavorative di ragazzi e ragazze e di giovani uomini e donne che hanno intrapreso una loro attività nella nostra regione anche con difficoltà, passione e tenacia e che vorrebbero dare un volto autentico ed innovativo al nostro Sud, da sempre versatile ed in progress. Da qui nasce la manifestazione “I Nuovissimi: i giovani del riscatto…secondo anno”, evento che ancora una volta ha dimostrato come la terra di Calabria riunisce imprenditori e non solo, magari formati in altri contesti, ma, che ritornano nel meridione d’Italia, per costruire qualcosa. Ma cosa fanno le amministrazioni, le istituzioni per rianimare il settore dell’imprenditoria in crisi? I giovani a volte sono soli e dunque scoraggiati. Alle Muse così un ennesimo esempio di promozione di coloro i quali hanno fatto della creatività, dell’arte, del design e della natura la loro esperienza di vita, ognuno con una storia ma anche con tanta rabbia e sana voglia di restare, si, perché il verbo restare, dovrebbe essere un must a volte poco ricordato chiosa Livoti. Prologo ed epilogo affidato al dott. Guido De Caro – medico e specializzato in psicoterapia presso l’Ido di Roma e perfezionato in Psicopatologia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Occorre trovare l’equilibrio tra cuore e mente ha detto De Caro, i giovani sono stati da sempre sia nella filosofia che nella politica i protagonisti di commenti a volte anche negativi, ma la loro vita e formazione deve avvenire presso la Famiglia e la Scuola, deputate entrambe ad affermare la costruzione di un futuro migliore. Mai opporsi alle capacità dei figli, e mai pensare che le generazioni precedenti sono migliori di quelle attuali, poiché forse le precedenti hanno vissuto in una società più umanizzata e non demonizzata dal denaro. Sasha Sorgonà – presidente Giovani Imprenditori Confcommercio ha esordito ribadendo, che oggi il riscatto deve avvenire da noi stessi, dai giovani, migliorando il futuro: il mio compito è cercare di aiutarli all’interno di Confcommercio ed in particolare nel settore dei locali della movida, ecco il perché della nascita di uno sportello che può aiutare a dare consigli e a supportare le varie pratiche, ma occorre sempre come diceva Pertini, dare sempre un “esempio”, senza esempi positivi non vi può essere crescita. Enrica BV – stilista formatasi al Marangoni, scuola di moda tra le più prestigiose d’Europa, ritorna da 3 anni a Reggio Calabria dopo esperienze all’estero; è difficile fare filiera qui, il settore della moda è quasi assente e dopo avere registrato il mio logo, avere ideato delle mie collezioni, si ha sempre a che fare con burocrazia e varie problematiche. Io mi occupo di taglio, cucito sartoria, disegno: faccio tutto questo, il lavoro di almeno 10 persone, promuovo il made in Italy, ma da noi al Sud tutto è difficile, nessun investimento per questo settore che dovrebbe essere protetto e promosso. Agostino Azzarà di Azeta artigiani e design del legno ha ricordato come la piccola fabbrica ereditata dal padre è storia di famiglia, l’odore del legno ha da sempre accompagnato la mia vita come quella delle mie sorelle Lucia architetto e Maria Cristina che collaborano ad un progetto che anima commercialmente la zona del Valanidi. Ma Reggio non è una città, una città normale dice Azzarà, poiché combattiamo con strade inesistenti, illuminazioni a volte mancanti e dopo tanti investimenti in fabbrica abbiamo problemi strutturali ed urbanistici che non ci aiutano anzi scoraggiano il cliente. Produciamo da una vita mobili ed elementi di arredo e quello che la gente vuole o meglio cerca, è serietà e competenza abbattendo prezzi che a volte è difficile per l’alta qualità dei materiali. Due artisti e fumettisti, Marianovella Sinicropi e Manuel Giuffrè hanno presentato una loro creazione che ha avuto vita grazie a Dentiblu comics, abbiamo inventato il personaggio di Miranda, donna che identifica la libertà e l’uscita dei clichè. Tanti personaggi alla ricerca della felicità che il disegno fa emergere, combattendo la società odierna in un sogno quello del colore e della grafica, la nostra passione e speriamo il nostro futuro lavorativo nella nostra città dopo anni di formazione tra Reggio e Bologna.  Nell’epilogo il dott. Guido De Caro si è soffermato sul ruolo degli adulti che devono infondere al mondo giovanile coraggio, poiché i ragazzi devono trovare la loro identificazione e desiderio poiché ognuno di loro ha il suo progetto di vita.

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