Trivelle. Gava: “dobbiamo evitare di farci del male da soli”

Quelle in acque croate libere di cercare ed estrarre petrolio e metano

(DIRE) Roma, 3 Feb. – “Quando, qualche settimana fa, ho incontrato i rappresentanti delle imprese che si occupano di trivellazioni nell’Adriatico, ho ascoltato dalla loro viva voce le preoccupazioni su quella che è passata alle cronache come la questione delle ‘trivelle’. Il punto è molto semplice: le autorizzazioni nazionali si limitano a permettere o impedire il posizionamento di stazioni di trivellazioni all’interno delle proprie acque territoriali. Ma poi, una volta installata una stazione di questo tipo, la ricerca dei giacimenti di petroli e di metano nel sottosuolo, è libera. Con il risultato che, come ben sintetizza oggi Michelangelo Borrillo sul ‘Corriere’, ci sono trivelle posizionate in acque croate (e che quindi continuano ad essere presenti nel panorama e più in generale nell’ecosistema del mediterraneo) libere di cercare ed estrarre petrolio e metano mentre le aziende italiane devono stare ferme a guardare. Sul tema delle Trivelle, la posizione della Lega è sempre stata chiara: bisogna andare avanti: questo significa progettare il futuro senza dimenticare il presente. Ma significa anche evitare di farsi del male da soli, imponendosi vincoli esagerati che oltre a non produrre vantaggi ambientali, finiscono per danneggiare la nostra economia. Non vogliamo essere quelli del ‘non fare’ ma vogliamo essere invece quelli del ‘fare bene’.” Lo dice Vannia Gava, deputata della Lega e Sottosegretario all’Ambiente (Ran/Dire) 17:33 03-02-19

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