Spaghetti alla Corte d’Assise

Gli Spaghetti alla Corte d’Assise sono un tipico piatto della provincia ionica reggina abbastanza simile alle più conosciute penne all’arrabbiata. Si dice che il nome inusuale derivi dalla fantasia di un noto giudice che una sessantina di anni fa, andando a mangiare piuttosto tardi in un ristorante del luogo, si vide servire un piatto di spaghetti col sugo assai piccante appena “inventato” dallo chef. Il giudice, dopo aver fatto il bis lo battezzò “Spaghetti alla Corte d’Assise“ dato che la piccantezza della salsa gli ricordava l’inclemenza, nei vari processi, della Corte d’Assise del tempo. Semplice e molto gustoso questo primo è adatto a chi ama mangiare piuttosto piccante perché il peperoncino, rigorosamente calabrese, è il vero protagonista della ricetta. Questa la mia interpretazione del piatto.

Ingredienti

  1. Spaghetti 320 g
  2. 25 Pomodorini Pizzutelli (o 500 ml di passata di pomodoro)
  3. Pecorino Calabrese (grattugiato) 60 g
  4. Parmigiano Reggiano (grattugiato) 60 g
  5. Aglio 1 spicchio
  6. Peperoncino Fresco (calabrese) q.b.
  7. Prezzemolo q.b.
  8. Olio Extravergine D’oliva q.b.

Preparazione

Sbollentare i pomodori, spellarli e tagliarli a tocchetti. Tritare finemente l’aglio e far soffriggere in una padella con un giro d’olio insieme al peperoncino fresco tritato, fare andare per un paio di minuti quindi versare il pomodoro a tocchetti e salare. Dopo un paio di minuti aggiungere un bicchiere d’acqua, schiacciare i pomodorini con il cucchiaio di legno per sfaldarli, abbassare la fiamma e fare andare per circa 15/20 minuti fino a quando la salsa non si addensa. Scolare gli spaghetti abbastanza al dente e aggiungerli nella padella con la salsa. Unire la metà dei formaggi grattugiati e qualche cucchiaio di acqua di cottura, mantecare un paio di minuti amalgamando bene, aggiungere l’altra metà dei formaggi, continuare a saltare per un altro minuto, versare un filo d’olio a crudo, impiattare e servire immediatamente aggiungendo al piatto del prezzemolo fresco tritato.

Ps. Una variante di questa ricetta prevede la “risottatura” ovvero la cottura della pasta direttamente nel sugo aggiungendo a mano a mano, come per il risotto, acqua fino alla completa cottura, un’altra l’aggiunta di pangrattato a fine cottura, una terza l’utilizzo di alici sott’olio da unire al soffritto di aglio.

Fonte: http://lacucinadiclaudio.it/

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