Reggio Calabria. Bollette idriche “salate”: il Comune rimborsi ai cittadini il 50%

Insistiamo per la riduzione del 50% della bolletta del servizio idrico integrato per coloro che abitano in zone in cui vi è il divieto di utilizzo per scopi potabili delle acque. Questa richiesta è stata ribadita nella Commissione Controllo e Garanzia dello scorso 26 febbraio alla presenza dell’Assessore al ramo Calabrò e del funzionario del comune all’uopo delegato. E’ doveroso infatti che il Comune individui delle soluzione concrete per coloro che abitano in zone dove vige il divieto di uso dell’acqua per scopi potabili e a cui vengono creati disagi di non poco conto in termini di consumi e difficoltà. Assurdo infatti appare il caso già più volte segnalato delle zone di Archi, Archi cep; Archi Carmine, Scalone e Gallina di Archi, richiamate dall’ordinanza del 2012, a tutt’oggi in vigore, che ordina il divieto di utilizzo per scopi potabili delle acque.

Nella riunione del 26 febbraio c’è stata confermata la possibilità di un rimborso per coloro che hanno queste evidenti difficoltà. Noi però continuiamo ancora nell’incalzare l’Amministrazione comunale affinché emani un atto deliberativo al più presto che chiarisca in modo preciso tempi, modi e attuazione.  Occorre infatti una gestione trasparente dell’amministrazione pubblica e un rapporto di collaborazione con il cittadino, che certamente non si evince nel mero invio di esose bollette, senza dapprima l’individuazione della modalità che tengano conto della non potabilità dell’acqua. E’ necessario infatti in questi casi applicare un rimborso ai cittadini in ragione degli evidenti disagi creati.

Mary Caracciolo (Capogruppo Forza Italia)

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