Reggio Calabria, attività della Prefettura in materia di tossicodipendenze

Tra  le molte attività  di competenza di questa Prefettura,  di significativa rilevanza è quella svolta dall’Ufficio Tossicodipendenze denominato N.O.T. (Nucleo Operativo per le tossicodipendenze). Infatti  il NOT concorre insieme ad altri  strumenti normativi alla lotta al consumo di sostanze stupefacenti, le cui procedure e i servizi sono previsti dall’art. 75 del D.P.R. 309/90. Il predetto articolo 75, così come innovato dalla legge 49/06 e dalla legge 79/14, attribuisce alla prefettura un ruolo di particolare delicatezza nell’ambito dell’azione di prevenzione e di recupero di tossicodipendenti.  L’applicazione della normativa consente di raggiungere coloro i quali si approcciano per le prime volte all’uso delle sostanze c.d. leggere o per svariati motivi non si rivolgono ai servizi preposti. L’iter amministrativo ha inizio con la segnalazione al Prefetto da parte delle Forze dell’Ordine del rinvenimento della sostanza destinata all’uso personale nella disponibilità di una più persone. A seguito di ciò il Prefetto per il tramite del NOT convoca la persona segnalata per una audizione. All’esito del colloquio vengono valutate le sanzioni amministrative da irrogare quali la sospensione temporanea della patente, del passaporto, porto d’armi e/o validità ai fini dell’espatrio della carta d’identità, ed eventualmente l’interessato, ricorrendone i presupposti, è invitato a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo presso il Servizio pubblico per le tossicodipendenze (SERT) o presso una struttura privata autorizzata.  In caso si tratti di una prima segnalazione e dal colloquio emergano elementi da far presumere che il segnalato si asterrà per il futuro dal commetterli nuovamente, si può procedere, in luogo della sanzione, a definire il procedimento con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti. Fondamentale azione preventiva di recidiva nell’uso di sostanze stupefacenti “leggere” o di possibile passaggio all’uso a sostanze “pesanti” risulta senz’altro, in primo luogo, il fermo delle Forze dell’Ordine che funge da “campanello dall’arme” per i familiari del segnalato. La successiva fase colloquiale, oltre che di utilità informativa sulla legge in vigore, nonché di educazione alla salute, in relazione ai danni sulla salute stessa derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti, è uno strumento di prevenzione in quanto momento di riflessione sulla condotta illecita commessa e un possibile filtro, qualora sia necessario, verso i variegati servizi presenti sul territorio a seconda della problematica presentata. Infatti il colloquio, anche se inserito all’interno di un sistema sanzionatorio, tende a realizzare un’azione dissuasiva rispetto all’uso di sostanza stupefacenti, rilevando le ragioni che hanno spinto il soggetto a fare uso di sostanze stupefacenti e individuare gli accorgimenti utili per prevenire ulteriori violazioni. Il colloquio, nelle finalità della legge, si configura come uno spazio destinato a stimolare nella persona segnalata la consapevolezza del proprio atteggiamento rispetto al consumo di droga, finalizzato a motivare il soggetto verso un percorso di cambiamento.  Il prefetto Michele di Bari segue con particolare attenzione questa delicata materia .  Nel corso del 2018, le persone convocate a colloquio, a seguito delle segnalazioni inoltrate, sono state 239. Tra queste, per 137 l’iter amministrativo si è concluso con l’archiviazione e con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti, mentre a carico di 103 dei soggetti segnalati è stato applicato il provvedimento sanzionatorio della sospensione provvisoria dei documenti quali la patente, il passaporto, la validità ai fini dell’espatrio della carta d’identità o il porto d’armi. Sono state, inoltre, inviate al Servizio Pubblico per  le tossicodipendenze (SERT) di zona 4 segnalazioni, ai sensi dell’art. 121 del D.P.R. n. 309/90. Fino al mese di marzo dell’anno corrente, le persone convocate a colloquio sono state 108. Sono stati emessi 22 provvedimenti di ammonizione  a non fare più uso di sostanze stupefacenti e 4 provvedimenti sanzionatori, mentre 1 persona è stata segnalata al SERT per i successivi adempimenti di competenza.

C.S. Prefettura RC

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