Ravenna. Folle fuga in l’auto per evitare il controllo, arrestati 2 nigeriani

La Polizia di Stato ha arrestato O.S., 26enne e O.E., 21enne, entrambi nigeriani residenti nel ravennate per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali. La notte di Pasqua un equipaggio delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura di Ravenna ha intimato l’alt ad una Alfa Romeo 147 con due persone a bordo che anziché arrestare la marcia ha dato il via ad una folle fuga per le vie della città che ha costretto i poliziotti a far intervenire oltre che le altre Volanti della Questura, anche le auto in servizio del Comando Provinciale dei Carabinieri. L’inseguimento è terminato in via Faentina quando il veicolo inseguito si è visto sbarrare la strada da una pattuglia dei Carabinieri, andando così ad impattare contro un cordolo in cemento in seguito al quale ha riportato all’avantreno danni tali che non gli hanno più consentito di proseguire la marcia. Dall’auto sono scesi due giovani che si sono dati alla fuga in due direzioni opposte, inseguiti dai poliziotti delle Volanti. Raggiunti dagli agenti i due giovani davano il via ad una violenta reazione in seguito alla quale provocavano lesioni personali a ciascuno dei due poliziotti che li avevano acciuffati. Ammanettati e condotti in Questura sono stati dichiarati in arresto per i reati di resistenza a P.U. e lesioni personali. O.E., risultato il conducente del veicolo, è stato anche arrestato per aver fatto uso di un atto falso avendo consegnato ai poliziotti una patente di guida internazionale risultata contraffatta; O.E. è stato anche denunciato per aver condotto il veicolo sotto l’effetto di sostanze alcoliche e psicotrope e per non essersi fermato all’alt della Polizia. I due giovani sono stati condotti agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida dell’arresto. Ieri mattina il Giudice Unico di Primo Grado del Tribunale di Ravenna ha convalidato l’arresto dei due giovani nigeriani e li ha condannati alla pena di dieci mesi di reclusione.

 

fonte — http://questure.poliziadistato.it/Ravenna/articolo/7925cbff71090381507801334

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