Reggio Calabria, il “Ritorno del Figliol Prodigo” di Mattia Preti verrà restaurato

La tela “Ritorno del Figliol Prodigo” di Mattia Preti, esposta all’interno della Pinacoteca Civica, verrà restaurata. Si tratta di un’opera importantissima, che verrà sottoposta ad un lavoro di restauro conservativo, nell’ottica di una generale valorizzazione del patrimonio artistico, intrapresa dall’Amministrazione Comunale reggina guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà.

L’occasione è stata l’iniziativa organizzata dall’AiParc che, grazie alla partecipazione del primo Cittadino, ha dato vita ad un connubio tra Taverna, città che diede i natali all’artista, e Reggio Calabria, rinnovando l’attenzione sul Mattia Preti che tanto ci ha lasciato in termini di patrimonio artistico – culturale.

“Nell’ambito dell’attività di valorizzazione del patrimonio culturale da parte dell’Amministrazione Falcomatà – ha spiegato l’Assessore al ramo, Irene Calabrò – stiamo procedendo al recupero conservativo dei nostri tesori per riuscire a tramandarli nel tempo. Questo restauro ha una triplice valenza: di conservazione da un lato, di valorizzazione dall’altro e, ancora, un importantissimo risvolto didattico. L’avere ereditato cotanto patrimonio in termini di aree archeologiche e di beni artistici di ogni specie, è per noi una responsabilità, e ci impone una certa attenzione. In tutto questo, dobbiamo anche dire grazie al restauratore, Giuseppe Mantella, che ha messo a disposizione la sua maestria per il bene della collettività, così come hanno fatto altri privati in passato, per l’Angelo Tutelare, ad esempio, unica statua del ‘600 rimastaci dopo il terribile terremoto del 1908, restaurata grazie al Rotary Parallelo 38. Giuseppe Mantella, membro del comitato scientifico del Museo di Taverna, ha dimostrato grande sensibilità nel proporsi con la sua equipe di restauratori che, in questi anni, ha curato una ricerca sul Mattia Preti creando un ponte ideale tra Reggio, Taverna e Malta. Proprio sull’Isola, si è svolto uno stage del corso di formazione professionale (collaboratore restauratore beni culturali), su opere del Mattia Preti lì conservate, organizzato dall’Amministrazione Metropolitana, emesso in piedi dal dirigente Macheda. Anche per questo cantiere didattico, che sarà un cantiere aperto, come è stato anche per l’Angelo Tutelare – conclude Irene Calabrò – saranno attivati tirocini con l’Istituto d’Arte, tra l’altro intitolato allo stesso artista. Si darà vita, in tal modo, ad opportunità importanti per gli studenti, che avranno la possibilità di lavorare su un’opera di pregevole caratura artistica nella propria stessa città, formandosi un bagaglio culturale d’alto spessore”.

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