“Il principe azzurro non esiste”: riflessioni e presentazione di Laura Bertullo, Presidente CPO della Città Metropolitana di Reggio Calabria

“L’arte, nella sua capacità di persuadere, di agire direttamente sulla emotività umana, è certamente la forma più eloquente attraverso cui veicolare importanti messaggi.

Il teatro, in particolar modo, influisce sullo stato d’animo degli astanti, con prorompenza e con delicatezza, con impeto e con leggerezza, ed è proprio in questa ambivalenza, in questo contrappeso di carico suggestivo, che lo spettatore decide di affrontare, come la più intensa delle emergenze, il disaccordo tra il propro lucido intuito esistenziale ed un retaggio culturale-educativo che spesso ne limita lo sguardo sulla vita.

Quando è stato proposto alla Commissione Pari Opportunità della Città Metropolitana di sposare i contenuti valoriali del Pride attraverso azioni di stimolo e di sollecitazione sociale da avviare sul territorio con iniziative culturali, artistiche e formative, è stata accolta con viva gioia l’idea di aprire simbolicamente il sipario allo spettacolo di teatro d’autore dal titolo “Il Principe Azzurro non esiste”.

Il nostro interesse per un’opera di tale impatto etico ed estetico è stato sin da subito altissimo, non foss’altro per l’opportunità di congiungerci alla bellezza umana di chi questa rappresentazione ha ideato, creato, e su di essa speso la propria sentimentale autenticità.

Parliamo dell’Artista reggino Giovanni Battista Gangemi capace di far di se stesso narrazione, di contrassegnare lo spazio con la scrittura dei gesti, inducendo lo spirito a sentimenti elevati mediante la tecnica del monologo e il potere straordinariamente comunicativo della danza.

Giovanni, attraverso la forma dell’invenzione scenica ed il fervore autoriale tipico di chi le cose le plasma anzitutto sulla propria intelligenza emotiva, saprà conquistare il pubblico con rappresentazioni diverse sul femminicidio, trasponendo sul palcoscenico le intimità di tante donne vittime di violenza maschile. Una poetica al femminile, un canto di donna che proviene da chi donna nasce o donna si sente d’essere e per questa sua natura, visibile o interiore, patisce l’ingiustizia delle più becere forme di discriminazione, esponendosi al rischio di una morte, reale o allegorica, sempre incombente.

L’opera teatrale verrà presentata al pubblico giorno 22 Luglio, ore 19.00, presso il Foyer del Teatro Francesco Cilea di Rc.

Direzione Artistica della Presidente del Centro Studio Danza Gabriella Cutrupi, organizzazione evento in partenariato con il Movimento Reggino Nonunadimeno, due realtà, queste, che operano con instancabile vocazione per contribuire in modo fattivo a tutte le cause di sensibilizzazione sociale della comunità in cui operano.

I saluti Istituzionali saranno riservati al Sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà , all’Assessore alle Finanze e alla valorizzazione del Patrimonio Artistico del Comune di Reggio Calabria Irene Calabrò e, con grande onore che davvero avverto per la causa perseguita, alla mia persona in qualità di Presidente della Commissione Pari Opportunità.

Interveranno, tra gli altri, le Presidenti delle Associazioni Agedo ed Arcigay, Mirella Giuffrè e Michela Calabrò, voci importanti della nostra città per la sfida verso la piena consapevolezza e la difesa dei diritti di eguaglianza, rispetto e fratellanza umani.

Ringrazio chi ha desiderato la nostra vicinanza nello straordinario progetto del Pride, la Commissione giorno 27 Luglio scenderà in strada accanto a chi chiede alla vita soltanto di raggiungere orizzonti di felicità, travalicando le muraglie di pregiudizio e di ingiusti atteggiamenti discriminatori nell’ambito dei propri rapporti umani e sociali.”

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