Prato. Polizia arresta pregiudicato marocchino titolare di salone da parrucchiere e sequestra cocaina

Ieri pomeriggio, alle ore 18.20, personale della Polizia di Stato della Questura di Prato ha effettuato un articolato servizio di verifica su una possibile fiorente attività di spaccio di stupefacenti, che sembrava posta in essere, nel corrente mese di agosto, da un nordafricano titolare di un salone di parrucchiere posto a Prato, in centro città, conosciuto tuttavia per precedenti specifici in materia di spaccio di droga, per i quali aveva già subito condanne penali, attualmente sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. La discreta attività di osservazione del magrebino, potenzialmente importante referente nell’attività di spaccio per il capoluogo pratese, portava gli operatori ad appurare come lo stesso sembrava utilizzare per le consegne di droga una motocicletta di grossa cilindrata, che gli consentiva di muoversi con maggiore rapidità, scioltezza e minori possibilità di essere seguito dalla polizia. Gli agenti hanno deciso pertanto, ieri pomeriggio, di fermarlo appena all’uscita dal garage della sua abitazione pratese di San Giusto, dove è stato compiutamente identificato per un quarantenne marocchino residente a Prato. Trovato in possesso di un mazzo di chiavi relative ad un altro appartamento di fatto in suo uso, sito in zona Vergaio, gli Agenti hanno provveduto al controllo non solo dell’abitazione di residenza, che l’uomo condivideva con la propria famiglia, ma anche del predetto primo immobile, al momento privo di arredamento dove, in una valigia nascosta dietro una porta, gli stessi rinvenivano 14 involucri di cellophane contenenti sostanza stupefacente di tipo cocaina pari a complessivi 750 grammi, nonché due bilancine di precisione. Sequestrata la droga, che suddivisa in circa 1500 dosi avrebbe fruttato ben oltre 70 mila euro, lo stesso è stato tratto in arrestoper il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e associato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, presso la locale Casa Circondariale, in attesa del rito direttissimo.

fonte  — http://questure.poliziadistato.it/Prato/articolo/8045d612b05d6d36009846592

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