Fumo in cabina, aereo della British costretto all’atterraggio di emergenza

Numerosi passeggeri e membri dell’equipaggio di cabina membri dell’equipaggio intossicati

Paura a bordo di un volo della British Airways il 23 settembre: la cabina si è riempita improvvisamente di fumo e il velivolo è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Londra Heathrow. L’Airbus A320 (G-EUYB) era partito da Zurigo, Svizzera ed era diretto proprio nella città inglese. Qualcosa però non ha funzionato e i dieci minuti finali prima dell’atterraggio hanno visto la cabina riempirsi di fumo, tanto da pensare che l’aereo stesse andando in fiamme. Il velivolo ha quindi, effettuato un atterraggio di emergenza sulla pista 27L che grazie ai due piloti è andato per il verso giusto, nessun ferito ma tanta paura. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il velivolo è poi stato trainato fuori dalla pista, che è rimasta chiusa. Al momento in un hangar dell’aeroporto circa 12,5 ore dopo l’atterraggio, sono in corso controlli tecnici sul velivolo. A bordo del volo BA709 c’erano 175 passeggeri: numerosi passeggeri e membri dell’equipaggio di cabina hanno richiesto assistenza medica per l’ inalazione di fumo e rilasciati poco dopo. Fuoco e il fumo sono tra gli incidenti più pericolosi a bordo degli aerei, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”,e sono quindi sempre trattati preventivamente dagli equipaggi come emergenza di alto livello, anche se successivamente si scopre che il problema è innocuo. Un atterraggio immediato è la procedura standard a meno che la fonte del fumo non possa essere localizzata e arrestata immediatamente.

CS Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”

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