Pace. Domenica a Genova prende il largo la “Marcia” Mediterranea

Tappe a Marsiglia, Barcellona, Tunisi, Palermo, Livorno e Roma

(DIRE) Roma, 24 Ott. – Parte domenica da Genova ‘Mediterraneo mare di pace’, il percorso via mare della seconda Marcia mondiale della pace e della nonviolenza, l’iniziativa che ha preso il via da Madrid il 2 ottobre e si concludera’ nella capitale spagnola l’8 marzo 2020.
Nell’ambito dei percorsi della Marcia, in corso in piu’ continenti, si riferisce in una nota diffusa dagli organizzatori, dal capoluogo ligure partira’ il viaggio della barca ‘Mediterraneo mare di pace’, promosso dal Comitato internazionale della Marcia, in collaborazione con Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi, che ha messo a disposizione una delle due imbarcazioni a vela della Comunita’ dell’isola d’Elba, l’associazione per la promozione della cultura del mare La Nave di Carta della Spezia e l’Unione Italiana Vela solidale (Uvs).
Il viaggio partira’ dallo specchio d’acqua antistante il Galata Mu.Ma, Museo del mare e delle migrazioni di Genova e fara’ tappa a Marsiglia e a Barcellona, dove arrivera’ in concomitanza con l’approdo della Peace Boat, la nave dell’omonima ong giapponese che da 35 anni naviga in tutto il mondo per promuovere la cultura della pace, il disarmo nucleare, la tutela dei diritti umani, la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile.
Dopo la citta’ catalana la barca fara’ tappa a Tunisi, Palermo e Livorno, l’ultima tappa sara’ a Roma, via terra, per l’incontro con la Societa’ Geografica italiana dove sara’ presentato il diario del viaggio.
“Pace, disarmo nucleare, diritti umani e ambiente: sono questi i temi della 2° Marcia Mondiale che, dieci anni dopo la prima, attraversera’ un mondo dove sono in corso trenta guerre e ci sono diciotto aree di crisi” ha sottolineato Tiziana Volta Cormio, membro dell’Equipe internazionale della Marcia. “Al centro della nostra azione c’e’ la richiesta agli Stati di ratificare il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari e l’impegno a un percorso di disarmo delle armi convenzionali. Concetti contenuti gia’ nella Dichiarazione di Barcellona del 1995 per il paternariato Mediterraneo di pace sottoscritta da 12 Paesi. Una dichiarazione rimasta sulla carta. Quello che vediamo accadere ogni giorno nel Mediterraneo e’ intollerabile: l’Europa, premio Nobel per la Pace 2012, ancora oggi teatro di grandi violenze, e’ incapace di accogliere. Dall’Europa partono le armi e c’e’ un proliferare di manifestazioni ad esse dedicate dove e’ permesso l’ingresso a minori (come a Vicenza, a Rimini e prossimamente di nuovo a Brescia). Per questo abbiamo deciso di ‘camminare’ anche via mare. Vogliamo inoltre testimoniare la necessita’ di dire basta con le parole d’odio e di violenza che oppongono le diverse culture che si affacciano sul Mediterraneo, ma anche denunciare la violenza verso l’ambiente, quello marino in particolare da cui dipende il clima. Lo vogliamo fare con la potente arma della Nonviolenza attiva”.
(Asu/Dire) 18:22 24-10-19

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