ONG sbarchino i migranti nei loro Paesi. Salvini scagionato dal Tribunale dei Ministri

Niente reato e quindi niente processo è questa la conclusione dei giudici. L’ex Ministro dell’Interno e leader della Lega aveva ragione sulla questione migranti e salvataggi fatti dalle navi delle ONG.

Il Tribunale dei Ministri di Roma ha stabilito che : “Lo Stato di primo contatto” per un porto sicuro alle navi che soccorrono i profughi in mare è identificato con lo stesso della nave che ha effettuato il salvataggio.

In sostanza, se una nave batte bandiera tedesca (come nella fattispecie che vedeva indagato Salvini) dovrà rapportarsi col suo paese e non con l’Italia. Lo stesso Tribunale poi il 21  di Novembre ha archiviato le accuse di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno e di Matteo Piantedosi capo di di Gabinetto, per aver negato lo sbarco ai 65 migranti che erano a bordo della nave tedesca Alan Kurdi della Ong Sea Eye.

I giudici Maurizio Silvestri, Marcella Trovato e Chiara Gallo, in base a quanto riportato dal Corriere della Sera, hanno ravvisato l’impossibilità di una normativa di portata chiara da applicare alla vicenda, in quanto non consente di individuare, con riferimento all’ipotizzato, indebito rifiuto di indicazione del Pos (Place of Safety), precisi obblighi di legge violati dalle persone coinvolte nella vicenda.  (immagini di repertorio)

 

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.