Vino Antico di Calabria e sinergia tra associazioni

Un pomeriggio di sinergie tra associazioni, enti, produttori ed esperti, che ha visto la buona riuscita dell’iniziativa “Il Vino Antico di Calabria”.

Il vento della giornata non ha fermato la volontà della “Garibaldina Motta SG” di far conoscere comunque, l’area archeologica di Occhio di Pellaro che con le sue stratificazioni storiche ha restituito, tra i materiali archeologici reperiti durante le campagne di scavo, le famose Keay LII, anfore per il trasporto del vino.

Ed è stato proprio il vino, il filo conduttore dell’iniziativa che ha visto coinvolti, il Comune di Reggio Calabria, l’associazione “Garibaldina Motta SG”, SicilDelizie ed il produttore ACRONEO. L’evento svoltosi nell’accogliente sede della Lega Navale di Pellaro è stato coordinato da Elisabetta Marcianò dell’associazione Inside, e dopo i saluti istituzionali dell’assessore Irene Calabrò e dell’assessore Giuseppe Marino, hanno preso la parola l’archeologa Valeria Gironda che attraverso immagini ha permesso al pubblico presente di conoscere l’area archeologica di Occhio di Pellaro invitando il pubblico a visitare il sito nelle aperture di fine settimana.

A seguire l’archeologo e produttore di vino acroneo, Francesco Gabriele Bafaro che ancora oggi produce vino con l’antico metodo, conservandolo nelle anfore interrate. L’intervento del prof. Daniele Castrizio ha poi permesso con un’escursus storico numismatico di conoscere la storia del vino di Reggio e della sua bontà nel bacino del mediterraneo. Il pubblico è stato allietato dagli interventi musicali di Fulvio Cama. La serata si è conclusa con la degustazione del vino Acroneo, distribuito su Reggio da SicilDelizie.

Un Grazie da parte della “Garibaldina Motta SG” a tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile e supportato l’iniziativa.

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