Coronavirus. Coldiretti: Taglia crescita vino italiano in Cina +9%

Prodotto made in Italy a tavola più richiesto dal gigante asiatico 

(DIRE) Roma, 16 Feb. – Gli effetti delle emergenza coronavirus si abbattono sull’economia reale e tagliano anche la crescita del Made in Italy a tavola sul mercato asiatico dove il vino e’ il prodotto piu’ esportato con una crescita record in valore del 9% nel 2019. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti dopo la notizia dei rinvii delle grandi fiere del Vino in Cina a partire da quella di Chengdu ma anche del Vinexpo di Hong Kong ai quali si aggiunge la preoccupante assenza dei compratori cinesi ai grandi appuntamenti internazionali. Una conferma delle preoccupazioni sull’effeto negativo dell’epidemia sulla crescita mondiale evidenziato dal Fondo Monetario internazionale (FMI) con i vincoli ai trasporti per cercare di contenere il contagio che – sottolinea la Coldiretti – si stanno riflettendo anche sulla logistica delle merci con incertezze e ritardi che impattano sugli scambi commerciali. A pesare – precisa la Coldiretti – sono anche i limiti agli spostamenti interni dei cittadini cinesi che cambiano le abitudini di consumo soprattutto fuori casa. Il risultato e’ un brusco freno alla domanda interna e alle attivita’ di promozione con il vino che e’ il prodotto tricolore piu’ esportato in Cina per un valore stimato dalla Coldiretti in 140 milioni di euro nel 2019 sulla base delle proiezioni annuali su dati Istat relativi ai primi dieci mesi. La Cina – sottolinea la Coldiretti – per effetto di una crescita ininterrotta della domanda e’ entrata nella lista dei cinque Paesi che consumano piu’ vino nel mondo ma e’ in testa alla classifica se si considerano solo i rossi. Dal Chianti al Prosecco, l’Italia – conclude la Coldiretti – si sta affermando in un mercato dominato fino ad oggi da Francia, Australia e Cile dove gli Stati uniti hanno perso posizioni a causa della guerra dei dazi con il Paese asiatico. (Vid/ Dire)

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