A seguito di alcuni episodi che negli ultimi giorni hanno coinvolto volontari animalisti reggini nell’ambito dei controlli sul territorio previsti dal D.L.25/03/2020 n.19 in materia di COVID-19, riteniamo opportuno fare chiarezza e fugare ogni dubbio nei nostri concittadini. Alcuni volontari sono stati sottoposti a controlli da parte delle forze dell’ordine mentre si recavano presso le colonie feline che accudiscono e mentre erano impegnati in questo servizio civico che svolgono quotidianamente. Posta l’assoluta legittimità dei controlli in questione, per i quali ringraziamo le forze dell’ordine auspicando massimo rispetto delle misure di contenimento da parte della popolazione, ricordiamo a tutti che questo servizio rientra fra gli spostamenti autorizzati. Forse non tutti i cittadini ne sono a conoscenza ed è bene ribadirlo ancora una volta, gli animali randagi sono tutelati per legge e chi li maltratta commette un crimine. Infatti la legge 281/91 contro il maltrattamento dei gatti tutela anche quelli che vivono in piena libertà e tutte le colonie feline. I volontari che se ne occupano a pieno titolo, in quanto responsabili delle colonie feline, sono dunque pienamente autorizzati ad accudirle quotidianamente anche durante questo periodo di limitazione degli spostamenti, come chiaramente indicato dal Ministero della Salute nell’ultimo Aggiornamento (12.03.2020) alla nota emessa dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, prot. 5086 del 02.03.2020. In tale Aggiornamento si legge che “Sono inoltre consentite le attività di accudimento e gestione degli animali (…) ivi compresi canili, gattili e l’accudimento e cura delle colonie feline e dei gatti in stato di libertà garantite dalla legge 281/91. Si ritiene inoltre opportuno sottolineare che gli spostamenti relativi alla cura degli animali di affezione rientrano nell’ambito della deroga relativa ai motivi di salute, in quanto sono da estendersi anche alla sanità animale (…).”. E’ dunque evidente che ogni volontario responsabile di una o più colonie feline regolarmente registrate può continuare a svolgere il proprio servizio purchè in solitudine, dotato di DPI, dell’autocertificazione e della documentazione comprovante la propria responsabilità nei confronti delle colonie in questione. Invitiamo dunque i cittadini a non ostacolare questo servizio civico e ad essere solidali con questi volontari che anche in un momento così difficile per tutti non trascurano l’accudimento degli animali più sfortunati.
Daniela Gironda, presidente dell’Associazione Il Gattonero-Onlus