Filippine. Emittente tv costretta a chiudere, l’ONG: “ripugnante”

La Commissione Telecomunicazioni ha accolto linea Governo Duterte

(DIRE) 5 Mag. – Nelle Filippine sta suscitando polemiche e indignazione la decisione del Governo del presidente Rodrigo Duterte di chiudere la più  importante emittente televisiva del Paese, la Abs-Cbn. Dopo che l’esecutivo ha deciso ieri di non rinnovare la più che ventennale licenza per le trasmissioni alla rete, l’ultima parola spettava alla Commissione sulle telecomunicazioni, che ha decretato oggi l’immediata interruzione della programmazione. L’emittente ha diffuso una nota in cui ha dichiarato: “Milioni di filippini hanno perso la loro fonte di notizie e intrattenimento”, evidenziando che tale scelta cade in un momento in cui il Paese affronta la pandemia di Covid-19 e necessita “ancora di più di informazioni affidabili e tempestive”. Dello stesso avviso anche l’organizzazione locale in difesa dei diritti umani Karapatan, che in una nota ha denunciato: “E’ davvero ripugnante che questo ordine arrivi nel bel mezzo di una crisi sanitaria dove la stampa libera sta giocando un ruolo cruciale nel fornire alla popolazione informazioni verificate e rilevanti sul Covid-19, che possono anche salvare delle vite”.  Anche la rete di associazioni e di attivisti asiatici Forum-Asia e’ intervenuta sulla vicenda, definendo la decisione del governo “un ennesimo attacco alla libertà di stampa”. Per l’organizzazione, inoltre, “e’ particolarmente preoccupante” la pressione che il Procuratore generale Jose Calida ha esercitato sulla commissione affinche’ interrompesse le trasmissioni. Messaggi di condanna sono arrivati anche da organizzazioni internazionali come Human rights watch (Hrw), che ha invitato il popolo filippino a “rifiutare questa mossa dispotica” del presidente Duterte. (Est/ Dire) 18:58 05-05-20

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