E se quanto accaduto per Salvini fosse già accaduto ad altri?

Leggendo l’articolo apparso sul il Secolo d’Italia, a chi non verrebbe il ragionevole dubbio dopo lo scandalo che ha investito il CSM, meglio conosciuto come Magistratopoli, che il “trattamento” riservato a Salvini non possa essere stato utilizzato anche in passato verso altri personaggi politici ritenuti in qualche modo “scomodi”. Persone che poi  hanno ricevuto magari anche condanne superiori a quelle previste dalla normativa vigente. Seguendo la logica si può escludere un’evenienza simile? Non è da ieri che, per evitare situazioni simili, si parla di riforma nella giustizia. Colui che si è impegnato di più, pur non riuscendo nell’intento, è stato sicuramente  il Governo Berlusconi. La separazione delle carriere appare un elemento imprescindibile anche alla luce di quanto emerso nella pubblicazione delle chat private tra alcuni magistrati. La politica e le relative correnti dovrebbero rimanere fuori dall’ambito togato. La magistratura attraversa oggi una fase delicata: deve ritrovare parte del “prestigio” consono a persone che rischiano la vita battendosi quotidianamente per la legalità e recuperare parte della fiducia della gente incrinata da questo scandalo. Le ultime vicende hanno turbato anche il sempre quieto  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sistema dovrebbe domandarsi l’impatto di Magistratopoli sull’uomo della strada. Sicuramente i calabresi risulteranno tra i più disorientati dato che nelle “chiacchiere” delle chat pubblicate erano diversi i pm in servizio  in Calabria.

 

 

banner

Recommended For You

About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.