UE. Brunetta: Risorse europee in cambio di riforme, così l’Italia si salva

(DIRE) Roma, 23 Giu. – “Per capire qual e’ la lista delle riforme che l’Italia dovra’ presentare obbligatoriamente alla Commissione Europea entro la fine dell’anno per ottenere i fondi europei, non bisogna tanto leggere le conclusioni degli Stati Generali di Villa Pamphili o le decine di pagine del piano Colao. È sufficiente, invece, scorrere la lista delle “Raccomandazioni Paese” inviate da Bruxelles al Governo italiano lo scorso maggio. Sono quelle, infatti, che riassumono le riforme strutturali che l’Europa ha sempre chiesto all’Italia e che l’Italia, per un motivo o per l’altro, non ha mai saputo realizzare. Adesso, complice gli sviluppi della crisi economica e finanziaria e il “momento Hamilton” (mutualizzazione futura del debito) che si sta vivendo, fortunatamente, in Europa, quelle riforme diventeranno, per l’Italia, non solo obbligatorie, ma la salvezza rispetto al declino”.Cosi’ Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in un editoriale sul Riformista. “Ha stabilito, infatti, la stessa Commissione Europea, che per aver accesso alle risorse del Next Generation UE Fund, il governo Italiano dovra’ obbligatoriamente presentare la lista delle riforme che intende fare, riforme che saranno valutate secondo criteri stabiliti da un apposito allegato al Recovery Plan. In quell’allegato si specifica che per veder approvato il piano, il Paese che presenta le riforme dovra’ ottenere il punteggio massimo (nell’allegato identificato dalla lettera “A”), relativamente alla congruenza del piano delle riforme con le “Raccomandazioni Paese” formulate dalla Commissione”. (Rai/ Dire) 11:57

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