Coronavirus. Nasce in Campania “CoVFAST”, esito tampone in 3 minuti

Brevettato da Cosvitec in collaborazione con l’Università Federico II

(DIRE) Napoli, 16 Lug. – Un tampone che in soli tre minuti e’ in grado di rivelare se si e’ positivi o no al virus SARS-Cov-2. Arriva dalla Campania “CoVFAST”, brevettato dall’equipe di Cosvitec, Centro di ricerca di alta formazione, che in collaborazione con il Dipartimento di Fisica Ettore Pancini dell’Università di Napoli Federico II ha messo a punto un kit per il rilevamento rapido del virus estremamente vantaggioso e innovativo. Alla base c’e’ infatti una metodologia decisamente piu’ rapida ed economica di quelle attualmente in uso, attraverso la quale sara’ possibile effettuare screening di massa. Il test rapido è altamente sensibile, specifico, ed accurato e ha la stessa affidabilita’ dell’attuale tampone. Si tratta di un tampone naso faringeo che viene eseguito sul soggetto esattamente come il tampone classico, poi viene immerso in una soluzione colloidale che cambia colore solo in caso di positività al virus. Non serviranno piu’ le classiche 48 ore per avere dei risultati, ma saranno sufficienti solo tre minuti. Questo metodo e’ in grado di stabilire anche la carica infettante del soggetto. Se la carica infettante e’ molto alta, il test darà un risultato positivo anche in un solo minuto. Altro fattore innovativo che lo rende di semplice utilizzo e’ che non necessita di strumentazioni, laboratori certificati e personale specializzato: può essere eseguito con una semplice provetta.

“In questo lockdown – spiega Sergio Bolletti Censi, direttore generale Cosvitec – mentre il mondo si e’ dovuto fermare noi abbiamo lavorato per mettere a punto una tecnologia altamente innovativa. Il tampone CoVFAST, efficace in soli tre minuti, si presta allo screening di massa. Potrebbe essere una rivoluzione, pensiamo al settore turistico in grande difficoltà, la ripartenza delle scuole a settembre, ma anche luoghi dove si possono creare assembramenti, concerti, eventi pubblici o sportivi. In soli tre minuti si puo’ avere un risultato affidabile”. “Ci occupiamo da diversi anni di biosensori – sottolinea Raffaele Velotta, professore di Fisica applicata della Federico II – e l’emergenza che stiamo vivendo ci ha spinto a tentare di mettere a punto un sistema veloce che riconoscesse la particella virale (virione). Abbiamo cosi’ realizzato una soluzione colloidale di nanoparticelle d’oro che cambia colore in presenza del virus, una variazione abbastanza netta che puo’ essere vista anche ad occhio nudo in caso di alta carica virale. Dopo alcuni test preliminari effettuati all’Ospedale Cotugno di Napoli, abbiamo confrontato il nostro metodo con quello ‘ufficiale’ basato su tecniche di biologia molecolare (PCR). Analizzando circa 50 tamponi di pazienti positivi e altrettanti di pazienti negativi abbiamo potuto stimare sensibilita’ e specificita’ entrambe superiori al 95%. La lettura dei circa 100 tamponi con un semplice spettrofotometro ha richiesto meno di due minuti”. (Com/Elm/Dire) 18:33 16-07-20

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