Rimini. Tentato di rubare dalle auto in sosta: arrestati per tentato furto aggravato

Polizia Verbale

Alle ore 04.55 odierne, al 112 NUE, arriva la segnalazione che due giovani extracomunitari di cui uno indossante pantaloncini di colore bianco blu ed azzurro con t-shirt scura ed una sacca bianca in spalla e l’altro vestito con pantaloncini scuri ed una polo bianca e scura che, dopo aver armeggiato sulle portiere di alcuni veicoli in sosta, alla vista del richiedente del richiedente l’intervento si erano allontanati in direzione della vicina via Tartaglia.  Giunti immediatamente sul posto, mentre una volante percorreva via Sinistra del porto e l’adiacente via Tartaglia, un’altra volante percorreva Via Lucio Lando ove all’ intersezione con la via Farnese, notava due individui, perfettamente rispondenti alle descrizioni fornite dal richiedente, accovacciati vicino alle portiere delle auto in sosta, in una zona parzialmente illuminata, i quali non si avvedevano della presenza delle volanti che si erano nel frattempo avvicinate a luci spente. I due giovani, sorpresi dall’arrivo delle volanti, si alzavano e percorrevano il marciapiede in direzione monte, fermati ed invitati a fornire spiegazioni in merito alla loro presenza in loco, in manifesto stato di agitazione, premettendo di non avere una fissa dimora, si limitavano a proferire la frase: “siamo minorenni, non potete controllarci”. La menzogna, che comunque non avrebbe impedito l’intervento è stato subito scoperto da ulteriori accertamenti

Per quanto sopra esposto, considerate le modalità di rintraccio dei due, nonché la piena corrispondenza con le descrizioni fornite dal richiedente, i poliziotti perquisivano i due stranieri, entrambi privi di qualsivoglia documento utile ai fini identificativi, a perquisizione personale che per  F.F., 18enne tunisino dava esito positivo per il rinvenimento, all’interno della cinta elastica del pantaloncino indossato, in prossimità della vita, un coltello a serramanico della lunghezza totale di cm. 18 circa di cui 8,5 cm. circa di lama, successivamente sottoposto a sequestro penale con separato atto mentre per il K.K., 20enne tunisino non aveva nulla.  Sin dall’inizio del controllo, i due giovani tunisini si dimostravano insofferenti e scarsamente collaborativi, in particolare il F.F. , invitato per primo a far visionare cosa celasse all’interno dei suoi indumenti, mostrava solo alcuni effetti personali. A specifica domanda se avesse ancora qualcosa, l’interessato negava qualsiasi altra cosa in suo possesso, ma non essendo convincente gli veniva nuovamente riproposta la medesima domanda. Considerato che lo stesso confermava di non avere nulla,  e che la sua t-shirt aveva un piccolo rigonfiamento anomalo all’altezza della vita, tale da far presupporre la presenza di qualche oggetto celato,  uno dei poliziotti,  il poliziotto dopo aver afferrato l’oggetto che nella fattispecie era un piccolo flacone di bagnoschiuma, domandava ancora una volta se ci fosse qualcosa da dichiarare.

Il F.F. negava ancora una volta ed a quel punto l’operatore non convinto totalmente procedeva al controllo mirato della parte anteriore della cintura dei pantaloni e all’altezza della vita rinveniva un coltello a serramanico prontamente utilizzabile. Subito il ragazzo ha iniziato a dimenarsi spintonando il poliziotto a tal punto da rendere necessario l’intervento del collega, con il quale poi sono riusciti ad immobilizzarlo nonostante i calci e pugni che continuava a scagliare nei confronti degli operatori. Una volta portata alla calma la situazione, da accertamenti ulteriori si evinceva che i due giovani erano stati visti armeggiare nei pressi di due autovetture, ma avevano provato a forzare anche una catena che teneva vincolata una bicicletta ad un palo.  Anche in questo caso avevano desistito poiché accortisi della sua presenza si erano poi diretti in via Tartaglia proferendogli delle presunte minacce nella loro lingua madre.

Gli accertamenti ulteriori si evinceva che il K.K., irregolare sul Territorio Nazionale, risulta essere stato denunciato per detenzione di droga ai fini di spaccio e violazione delle norme anti covid nel marzo 2020.  Considerata la gravità del fatto, desumibile dall’orario notturno di tentativo di consumazione del reato, dalla condotta continuata su più veicoli, anche di diverso tipo, dal possesso del coltello e dalla reticenza nel dover esibire quanto di illecito detenuto, dalla violenza utilizzata nel sottrarsi al controllo di Polizia, dalla mancanza di un domicilio valido in zona e dalla mancanza di occupazione e mezzi di sostentamento, gli operatori procedevano al suo arresto. Entrambi i giovani sono stati arrestati per tentato furto aggravato in concorso, il 18enne, oltre che per il furto è stato anche arrestato per resistenza a pubblico ufficiale  e denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere. Il 20enne invece oltre che essere arrestato per furto aggravato è stato denunciato per irregolarità sul territorio italiano.  I giovani domani mattina saranno sottoposti a processo con rito direttissimo.

fonte  — https://questure.poliziadistato.it/Rimini/articolo/13105f393a3737389997626051

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